Fano (PU) – E’ calendarizzata al 13 aprile la ripresa dei lavori della pista ciclabile Fano-Fenile che dovrebbe essere conclusa, per il 90%, entro l’estate. Intanto la prossima settimana si svolgeranno le operazioni di pulitura dei fossi situati nelle vicinanze delle serre “che abbiamo scoperto chiusi durante le operazioni” precisa il direttore dei lavori Fabio Bertulli, funzionario della Provincia di Pesaro e Urbino. “Con un escavatore a ragno – aggiunge -, grazie agli operai dell’ente, lavoreremo per far in modo che i fossi tornino a far defluire le acque”.
Dopodiché, a metà mese prossimo, le operazioni iniziate a ottobre e interrotte prima a dicembre e da febbraio ad oggi a causa del maltempo, riprenderanno il loro iter. Si porterà quindi a compimento, entro l’estate, dicono dall’ente di via Gramsci, un’opera che residenti di Fenile e rappresentanti del Comitato del posto, in particolare, chiedono da anni.
Il risultato finale sarà un percorso di circa 2900 metri che da via Trave condurrà fino alla frazione del fanese a cui si potrà accedere attraversando via Trave al ponte vecchio, dove verrà sistemato un impianto semaforico. La pista costeggerà la provinciale fino a Fenile sul lato destro in direzione nord. La pavimentazione della carreggiata, larga 3 metri, sarà composta da materiale derivato da un’emulsione bituminosa che andrà a rivestire la graniglia polverizzata (il risultato finale è paragonabile a quello della chiusura “a toppa” delle buche nell’asfalto).
Punto critico sarà quello in corrispondenza del ponte sulla A14: 300 metri di competenza della Società Autostrade che i ciclisti dovranno percorrere a fianco della carreggiata per le auto (la sagoma della pista dedicata alle due ruote, di 2,5 metri è già disegnata). Non è stata ancora prevista l’illuminazione, “anche se verrà sistemata la tubazione necessaria per il futuro impianto che necessita di altri finanziamenti” dice Bertulli.
Il costo dell’infrastruttura è di poco meno di 400mila euro (200mila euro finanziati dal Comune, poco meno dalla Provincia che ha seguito tutte le operazioni, come la posa in opera del guardrail che, da solo, ha un costo di 70mila euro, e che ha messo a disposizione manodopera e mezzi) come previsto dalla Convenzione stipulata tra i due enti.
Convenzione che prevede, inoltre, la redistribuzione della competenza dell’area dalla Provincia a Fano e la piantumazione, in un’area da stabilire all’interno del territorio comunale, il prossimo anno, di circa 80 alberi, il doppio di quelli abbattuti durante i lavori della pista.
“I due stop che hanno subito i lavori – spiega Bertulli – sono stati dovuti al fatto che gli operai a disposizione dell’ente sono gli stessi sia per la ciclabile, sia per i lavori ‘d’emergenza’ che il territorio si è trovato a dover sostenere a causa del maltempo”.