Fano (PU) – Il Movimento 5 Stelle di Fano continua la sua marcia verso le prossime elezioni incontrando i cittadini di Sant’Orso per ascoltare le loro esigenze e problematiche. Quartiere pilota della Città dei Bambini dove uno dei maggior problemi è quello della viabilità e l’argomento non poteva non essere affrontato.
“E’ necessità – dice la Ruggeri – quella di spostare il traffico fuori dal quartiere, perseguendo la soluzione meno impattante dal punto di vista economico e ambientale. Oltre alla previsione di una circonvallazione nell’ambito delle opere compensative che allontani la grande viabilità dai centri abitati, – aggiunge – riproponiamo il modello Pontevedra che potrà essere declinato concretamente solo a seguito di un’adeguata concertazione con i residenti di Sant’Orso, per esempio attraverso l’istituzione di sensi unici, il restringimento delle carreggiate, l’allargamento dei marciapiedi e la realizzazione di piste ciclabili vere e proprie, che siano qualcosa di più di semplici strisce di vernice sull’asfalto”.
Continuando il dibattito Marta Ruggeri spiega: “E’ necessario dare una particolare attenzione anche alle barriere architettoniche, il cui piano di abbattimento sta prendendo polvere nei cassetti dell’Amministrazione, nonostante i nostri ripetuti solleciti al fine di aggiornarlo e realizzarlo. Salvaguardare il centro commerciale e i negozi di quartiere, anche in virtù della loro funzione di presidi sociali oltre che economici, a fronte della sempre più pressante concorrenza della grande distribuzione nelle aree periferiche della città”.
Capitolo sicurezza: “In relazione ai frequenti episodi di delinquenza e di spaccio, il problema della sicurezza dovrà essere affrontato di petto anche attraverso il controllo di vicinato, in modo da recuperare il senso di appartenenza alla comunità, e attraverso l’installazione di nuove telecamere. Occorre gestire la presenza di fragilità sociali tra gli anziani e i giovani del quartiere, così come l’incidenza di varie dipendenze, senza trascurare alcuni problemi strutturali che colpiscono gli alloggi popolari della zona. Interpellati riguardo all’esperienza di housing sociale avviata nel bene confiscato alla criminalità, abbiamo manifestato il nostro giudizio positivo, essendo state superate le difficoltà che si sono registrate inizialmente, e la nostra volontà di proseguire sulla strada già intrapresa”.
Espresse dai residenti anche richieste di maggiore attenzione al decoro e alla pulizia degli spazi, in funzione dei quali potrebbe giovare la realizzazione di uno sgambatoio, così come alla cura delle aree verdi che dovranno essere prese in carico da Aset, recentemente investita della gestione del verde pubblico, in collaborazione con cittadini singoli e associati che siano adeguatamente tutelati nello svolgimento di questa attività di interesse generale. Per quanto riguarda lo sport, insieme alla necessità di assicurare la doverosa manutenzione agli impianti esistenti, sono state avanzate sollecitazioni volte a rivedere la concessione dei contributi alle società sportive secondo criteri di equità, così come previsto dal nostro programma, che al riguardo prevede l’attribuzione di un determinato peso ai settori giovanili e all’integrazione di soggetti portatori di disabilità.