Fano (PU) – “Sono emozionata, per me è un sogno che si realizza”. Una voce rotta dall’emozione ma decisa e orgogliosa, propria di chi sa di aver raggiunto un obiettivo dopo anni di battaglie e di lotte. Delle tante persone che d’ora in avanti potranno godere del Parco Urbano nella zona dell’ex aeroporto, forse Anna Tonelli del comitato Bartolagi è la più felice perché è grazie alle sue pressioni, educate ma insistenti, e a quelle di suo marito Luciano “Lucio” Polverari, che oggi la città di Fano ha tagliato uno dei nastri più attesi inaugurando il Parco Urbano dedicato proprio a Lucio che dal cielo avrà sicuramente gioito.
Ma questo è solo il primo tassello. Sì, perché l’area verde attrezzata di circa 400 metri quadrati con pavimento anti-trauma in gomma, alberi, giochi, panchine e acqua corrente è solo l’inizio di un percorso che, nei prossimi 5 anni, porterà al completamento dell’intera area, parola di sindaco: “Non ero ancora sindaco – ha detto Massimo Seri – quando consegnai ad Anna (Tonelli, ndr) una lettera in cui mi impegnavo a portare avanti il discorso Parco. Oggi, a distanza di 6 anni da quel giorno, sono orgoglioso di veder rinascere l’area e il prossimo obiettivo è quello di realizzare uno stralcio all’anno per arrivare a fine mandato a completare l’opera. Il parco urbano è la dimostrazione del modo d’agire che ha questa amministrazione: magari con settimane o mesi di ritardo ma alla fine le promesse le manteniamo”.
Di parco urbano si parla da oltre 20 anni ma un’accelerazione al passaggio dalla teoria alla pratica si è vista nell’ultimo lustro come hanno ricordato gli assessore Samuele Mascarin e Cristian Fanesi: “Il parco – hanno detto – era diventato l’emblema di quello che la città desiderava ma non poteva avere. Sembrava impossibile, infatti, pensare che il Comune potesse acquistare 30 ettari di terreno a titolo gratuito dal demanio, realizzare un prg che mettesse a riparo questa zona da qualsiasi ipotesi speculativa, realizzare un concorso di idee e appaltare i lavori. Essere qui oggi, invece, è la dimostrazione che a volte la politica non si ferma al possibile ma riesce anche a fare ciò che tutti ritengono impossibile”.
E dopo i 176mila euro investiti per il primo stralcio, sul piatto c’è ne sono altri 600mila per il secondo, che sarà suddiviso in due lotti: “Il primo – spiegano l’architetto del Comune Adriano Giangolini e Marco Sassatelli della ditta Silva vincitrice del concorso di idee – prevede il collegamento tra l’area giochi e il quartiere di Vallato attraverso il ripristino di alcuni sentieri dell’ex strada dell’aeroporto, che diventeranno percorso pedonali e ciclabili, il secondo è la ristrutturazione edilizia dell’ex Grizzly che diventerà la Casa del Parco”.
Il progetto prevede anche la realizzazione di aree sportive polivalenti lungo il percorso e la regolamentazione del traffico che ovviamente sarà interdetto alle auto per le quali saranno create aree di sosta e parcheggi ad hoc.