Fano (PU) – “Non capiamo come mai ci sia ancora qualcuno che si oppone”. Così nei giorni scorsi si era espressa Fiab Marche in merito al futuro dell’ex tratta ferroviaria Fano-Urbino che, a loro dire, potrà solo che diventare una pista ciclabile. L’altra campana è invece quella dell’Associazione Ferrovia Valle del Metauro che sconfessa tutte le tesi di Fiab.
“Il compito di Fiab – scrivono – sembra quello di camuffare le volontà politiche della Regione in cause tecniche ed economiche. Ogni aspetto tecnico è risolvibile, mentre i 100 milioni ipotizzati da RFI sono una cifra tutt’altro che alta. I progetti donati da FVM, che FIAB Marche definisce ‘molto interessati’ , sono stati l’argine alle cifre gonfiate ad arte per giustificare l’assurdità di fare una pista proprio sul sedime della ferrovia”.
Tutte sbagliate le teorie di Fiab secondo Fvm: “Che Regione ed RFI si siano accordati, in barba ad una legge dello Stato, è impossibile. I finanziamenti sono stati trovati per la ciclabile perché cercati. Quelli per il treno nessuno li ha mai chiesti e quindi non sono mai arrivati. Il milione stanziato per il progetto di fattibilità è esattamente ciò che serve e segue un iter normale di un’opera pubblica. Prima si progetta e poi si finanzia. Se non c’è un progetto non c’è una fattibilità e non c’è un importo da finanziare. La ciclabile non può essere fatta ovunque, ma per il treno la cosa è ancora più vera. Ci sono posti per la ciclabile oggettivamente più belli che servono zone più utili ma FIAB Marche è impuntata a voler la pista sul sedime passando dalla parte dei ‘nemici del trasporto pubblico’ piuttosto che da quella di ‘amici della bicicletta’ . Prima o poi – incalza Fvm – anche il nostro territorio sarà travolto dagli eventi e dovrà adeguarsi visto che in tutta Europa spingono verso un trasporto ecologico, moderno, sostenibile, di massa ed aperto alle fasce più deboli come il treno”. Infine un messaggio per il sindaco Massimo Seri: “Lo stato – conclude la nota – difficilmente investirà se la Regione ed il suo Comune faranno di tutto per ostacolare il ritorno del treno”.