

Fano (PU) – Botta e risposta tra promotori delle raccolte firme a favore e contro lo spostamento degli spettacoli estivi dalla tradizionale sede della Corte Malatestiana al cortile del palazzo Sant’Arcangelo. Paola Giovanelli, promotrice della raccolta “Salviamo l’estate alla Corte Malatestiana” sottolinea che “si è completamente travisato il senso della mobilitazione popolare”.
“Leggo su Fanoinforma dell’iniziativa promossa da un commerciante del centro – dice – per raccogliere firme a favore degli spettacoli all’aperto nel piazzale del Sant’Arcangelo. La cosa mi spinge a fare dei chiarimenti. L’iniziativa che ha portato alla raccolta di 1009 firme in due settimane grazie ad un passaparola non supportato da pubblicità mediatiche è partito dalla sensibilità di semplici cittadini amanti della città, dei suoi luoghi storici e delle sue manifestazioni culturali le cui radici risalgono a molti decenni fa. Che la Corte Malatestiana sia il luogo ideale in quanto sintesi di fascino, storia, cultura e tradizione degli spettacoli all’aperto è cosa riconosciuta da tutti”.
“Purtroppo mi sembra che il dibattito abbia preso una piega fuorviante. Infatti si è trasformato in una lotta tra commercianti delle diverse strade della città. Si è dunque completamente travisato il senso della mobilitazione popolare che era indirizzata a chiedere all’amministrazione comunale di continuare ad offrire alla città gli spettacoli all’aperto presso un luogo prestigioso come la corte malatestiana. Che fano sia una bellissima città è innegabile, i luoghi che meriterebbero di essere valorizzati sono molteplici a partire dalla Corte stessa, la chiesa di San Francesco, la Rocca Malatestiana, il Bastione Sangallo, il Teatro Romano, la chiesa di San Pietro e tanto ancora”.
“Mi piacerebbe che i commercianti – conclude Giovanelli – partecipassero in modo diverso alla vivacità culturale della città stimolando i nostri amministratori a presentare progetti concreti, incentivando il numero e la qualità degli eventi senza toglierci quello che abbiamo già da diversi decenni. Mi piacerebbe che per una volta tutti fossimo capaci di andare al di là di interessi economici di campanile e di guardare alla città come una cosa unica e di tutti. Resto ancora fiduciosa che i nostri amministratori prendano in debita considerazione le richieste perorate dalla raccolta protocollata il 27 maggio negli uffici di via San Francesco”.