Fano (PU) – “Superficialità e scarsa cultura politica”. Sono queste le accuse che Teodosio Auspici de La Sinistra per Fano, già candidato sindaco alle ultime elezioni, rivolge alla Lega in merito alla proposta di un parcheggio multipiano con giardino nell’area dell’ex Agip.
“L’area di cui stiamo parlando – scrive Auspici -, prossima al centro storico, confina con la scuola elementare Corridoni prodotto dell’architettura razionalista degli anni trenta, tra i migliori edifici scolastici realizzati a Fano nel secolo scorso dove originariamente esistevano i giardini De Renzi. Intanto difficilmente la Sovrintendenza avrebbe concesso l’autorizzazione, ma la cosa eclatante è che una forza politica fanese ignori queste intersecazioni urbanistiche, architettoniche e culturali proponendo un parcheggio multipiano al di fuori di un piano complessivo. Il centrodestra non è nuovo a queste cose, vedi zona Zuccherificio e Gimarra, ma perseverare ci sembra diabolico. Certo il PRG Aguzzi ancora in vigore, per la colpevole inerzia delle giunte Seri, è il primo vero ostacolo a qualsiasi serio ragionamento di rilancio programmato di Fano. Oggi anche lo stesso Piano Strategico, debole tentativo di elaborazione programmatica, necessita di una notevole revisione post-Covid che ponga al centro importanti interventi pubblici come, per esempio, strutture sanitarie territoriali e riapertura della ferrovia Fano-Urbino”.
Venendo alla contingenza ed al dibattito sviluppatosi sulla pedonalizzazione della città “ancora una volta dobbiamo notare un metodo parziale a pezzi e bocconi senza una visione complessiva del problema. Esempio: non si può chiedere ai commercianti di condividere la chiusura di nuove strade, vedi Via Cavour, in un periodo come questo senza alternative che facilitino la frequentazione pedonale ed in bicicletta di quella via. Prima questione valutare insieme agli operatori economici l’adozione di un metodo quale la ‘gradualità’ dei provvedimenti di chiusura contestualmente alla realizzazione di interventi ed opere che assicurino l’arrivo delle persone nel luogo oggetto del provvedimento. Il nostro programma prevedeva una revisione profonda della parte di Fano di cui stiamo parlando e rimaniamo convinti dell’idea, condivisa oggi anche da altre forze politiche, di un programma di interventi che veda insieme, partendo dallo Stadio Mancini, l’utilizzo dell’ex Foro Boario, il Vittorio Colonna e l’ex Caserma Paolini in funzione di un allargamento dell’isola pedonale del centro storico. Altrimenti si rischia di apparire incoerenti e velleitari agli occhi degli operatori dentro le mura. Non si possono fare giuramenti di fede verso uno sviluppo sostenibile e poi cementificare gli orti in zona mare e per salvarsi l’anima chiudere via Cavour. Se manca una visione complessiva e coerente dello sviluppo si perde solo credibilità”.