Ancona – Qualche giorno fa è uscito un bando per i contributi al mondo sportivo ovvero alle ASD e SSD della Regione Marche. Avevo personalmente sollecitato provvedimenti in favore dello sport tramite un’interrogazione già a dicembre, e avevo ringraziato l’assessore per aver deciso di aprire un bando a sostegno dello sport. Purtroppo, però, quella che poteva essere un’ottima iniziativa, per sostenere un settore fondamentale per le nostre comunità, presenta una criticità, poiché esclude la gran parte delle realtà sportive. La Regione nell’elaborare i requisiti per poter accedere alle risorse ha escluso dal bando tutte le associazioni e società sportive che abbiano già ricevuto aiuti tramite i contributi statali allo sport. Questo provvedimento potrebbe avere senso se le realtà, ad aver ricevuto i contributi nazionali, fossero poche, invece sono moltissime.
Da Roma, infatti, sono state introdotte diverse misure di sostegno per le realtà sportive, e molte associazioni e società vi hanno avuto accesso. L’importo degli aiuti nazionali, tuttavia, non è stato sufficiente, e questo bando regionale poteva essere l’occasione per integrare quelle risorse e aiutare meglio il settore. Ad oggi, invece, la maggior parte delle associazioni e società si trovano escluse da questa possibilità, per il solo fatto di avere usufruito di altri aiuti a cui avevano diritto, perché si trovavano in difficoltà, visto che molto spesso chi ha ricevuto l’aiuto statale coincide con le realtà sportive che devono sostenere i costi fissi più elevati.
La Regione Marche, l’estate scorsa, con la vecchia Giunta e la Piattaforma 210, era riuscita ad aiutare, con ben 4 milioni di risorse regionali, più di 1500 realtà sportive marchigiane, guardando al bisogno reale, senza limitazioni discriminatorie.
Per questo, ho presentato un’interrogazione urgente, che sarà discussa martedì in aula, per chiedere alla Giunta se intende porre rimedio a questo problema modificando i requisiti del bando o stanziando altri fondi che siano destinati anche ad integrare i contributi statali e quindi rivolti alla totalità delle realtà sportive marchigiane in difficoltà. Ritengo che sostenere l’intero settore sportivo sarebbe un segno di vicinanza ad un mondo che coinvolge tantissimi cittadini, crea relazioni, anima le comunità locali, contribuisce al benessere della popolazione. Non dimentichiamoci poi che le ASD e SSD, per garantire la sicurezza delle proprie attività, devono affrontare spese in più, che rischiano di ricadere su atleti e famiglie.
A questo proposito avevo presentato una mozione per chiedere alla Regione di fornire gratuitamente i tamponi a queste realtà, per aiutare lo screening periodico dei loro utenti. Purtroppo, anche questa proposta è stata respinta aumentando così i costi per molte società e rendendo ancora più importante riconoscere sostegni economici a tutto il sistema sportivo marchigiano.