Pesaro – La decisione dell’Amministrazione di sinistra di Pesaro di riservare una zona del cimitero di Trebbiantico al rito islamico è oggetto di riflessioni da parte della Lega Pesaro. L’integrazione non si favorisce dando spazio al settarismo.
“Sappiamo bene che i nostri cimiteri necessitano di lavori e di più spazio per tutti, e ci auguriamo che questo sia fatto senza distinzioni e favoritismi” – esordiscono i consiglieri della Lega Dallasta, Marchionni, Totaro, Biagiotti e Andreolli– “ma mentre in consiglio comunale questa maggioranza rimanda a budget futuri i lavori necessari per i cimiteri, la giunta sembra riservare un trattamento di favore al rito islamico”. Il consigliere Totaro ha richiesto che sia trattato in una commissione monotematica sia l’aspetto della manutenzione di tutti i cimiteri del comune di Pesaro sia quello delle zone riservate a culti specifici.
“Auspichiamo che quella di Trebbiantico non sia una vera e propria area ad esclusivo uso della comunità islamica, bensì aperta a chiunque desideri optare per la sepoltura in terra come alternativa alla tumulazione”. Per i consiglieri leghisti deve essere possibile seppellire salme di cristiani, atei, ebrei, cristiani ortodossi e musulmani nella stessa area. La direzione verso la Mecca richiesta dai musulmani, infatti, non dovrebbe essere un ostacolo per sepolture con altri riti religiosi o civili.
“Probabilmente questa nostra posizione sarà bollata, come di consueto, come ‘discriminatoria’ dalle anime belle (ma sempre meno votate) della sinistra in cerca di autore. Ma lungi da noi l’idea di discriminare chicchessia: le salme di qualsiasi religione sono giustamente accolte nei nostri cimiteri, e così deve essere. Vogliamo evitare il settarismo anche tra i morti.”
“Durante il covid i riti islamici delle operazioni di preparazione della salma si sono dovuti adeguare, e questo non ha comportato grossi problemi, ci pare. Nemmeno l’orientamento della sepoltura dovrebbe essere un problema prioritario per quei musulmani che vogliono vivere laicamente nella nostra società occidentale e che non vogliono che la legge islamica venga prima della legge dello Stato.”. Secondo i consiglieri leghisti, considerare, come fa il sindaco Ricci, l’orientamento delle salme una ‘questione di diritti fondamentali della libertà di pensiero, della libertà religiosa e di uguaglianza’ (sic), è una palese e grottesca esagerazione, visto che per il resto si devono invece attenere alle leggi italiane.
L’inumazione islamica, infatti, non prevede l’uso della bara, ma la legge lo impone – se la legge islamica fosse così severa, come crede la nostra ingenua Giunta comunale, nemmeno l’area di Trebbiantico risolverebbe la questione. Non è nemmeno chiaro poi quale sia la rappresentatività dell’Associazione Islamica a cui il sindaco fa riferimento come controparte per i suoi accordi.
“Perché diciamo questo?” – continuano i consiglieri – “Perché sappiamo bene che per la pseudosinistra in deficit di idee proprie e in cerca delle idee più alla moda del momento, l’integrazione è fatta principalmente di divisioni e accettazione di qualsiasi ‘tradizione’, anche a discapito della maggioranza dei cittadini”. Si ricorda che la politica della sinistra è la causa primaria dei flussi massicci di irregolari in Italia da almeno un lustro.
Concludono i consiglieri della Lega Pesaro: “Crediamo invece che per favorire l’integrazione e l’assimilazione dei tanti immigrati nostri concittadini non si dovrebbero assecondare troppo questi particolarismi, queste usanze che noi occidentali, spesso per ignoranza, scambiamo per precetti o peccati capitali di una religione che non conosciamo. Noi della Lega siamo dalla parte delle tante ragazze e tanti ragazzi di cultura islamica che vorrebbero emanciparsi dalle tradizioni ancestrali delle loro famiglie, e vivere una vita libera e laica in occidente.”