

Fano (PU) – Una fantastica cavalcata. Faticosa, irta di ostacoli ma che alla fine si è rivelata trionfale: la Virtus Volley Fano femminile di coach Lucia Mattioli, dopo la meritatissima promozione in serie C, conquista una prestigiosa medaglia di bronzo alle finali nazionali che si sono disputate a Montegrotto (PD): “Abbiamo superato ostacoli insormontabili – afferma coach Mattioli, coadiuvata da Lucio Benocci – ed è stata dura dopo una stagione lunghissima e logorante. Ma la cosa più gratificante è stata quella di mantenere intatto il gruppo e non aver perso per strada nessuna ragazza”.
Il “Grande Spritz Team”, come viene battezzato il gruppo, dopo aver passato un intero inverno sempre ad allenarsi ma mai a giocare partite vere, dalla primavera in poi ha dovuto imbattersi in vere e proprie sfide che hanno dapprima portato la promozione in serie C e poi le varie finali regionali, interregionali e nazionali. In veneto la Virtus ha subito fatto capire alle avversarie di che pasta era fatta: 3 a 0 netto a Perugia senza battere ciglio.
Poi è arrivato l’ostacolo Celadina con la sconfitta per 3 a 0 contro una formazione tecnicamente e fisicamente superiore, un risultato comunque troppo penalizzante per le ragazze di Lucia Mattioli in quanto nei primi due parziali aveva regnato pieno equilibrio. Il riscatto è arrivato nel terzo match, durissimo, contro Trepuzzi (Lecce): vittoria per 3 a 2 con parziali tutti tirati e la conquista del terzo posto alle finali nazionali, con tanto di Coppa consegnata alla capitana e medaglie al collo.
Sicuramente questa fantastica cavalcata non è un punto di arrivo ma una tappa di un percorso che la Società Virtus Volley Fano ha intrapreso da diversi anni per una crescita e sviluppo del settore femminile che si radica su atlete del territorio costruite in casa, che possano riportare a Fano anche lo spettacolo del volley femminile e dimostrando, se ce ne fosse bisogno ancora, che le radici societarie sono ben inserite nella città di Fano e sulla crescita del settore giovanile a 360 gradi, senza peraltro tralasciare l’aspetto sociale vero carburante di tutta l’attività.