Il sogno nel cassetto digitale
- 30 Luglio 2021
Ancona – Il sogno nel cassetto digitale racconta i servizi digitali della Camera delle Marche e di molte Camere di commercio. È quello che si può fare stando al pc: moltissimo. E non solo quanto attiene al registro delle imprese, giocoforza l’area dove si colloca la parte più preponderante dei servizi erogati on line. Ma anche quello che meno ci si aspetta: l’assistenza del punto impresa digitale, la formazione, l’informazione, la registrazione di marchi e brevetti, la mediazione.
Abbiamo scelto di farlo con un registro narrativo poetico e un po’ vintage, perché ci sembrava più bello esteticamente e per evidenziare il contrasto con l’innovazione e il grado di tecnologia offerto dai servizi. Se a servirsi dei servizi fosse un nativo digitale, un nipote di Steve Jobs, uno a suo completo agio su web, non ci sarebbe nulla di strano, ma l’idea che volevamo fare passare è che anche un aspirante imprenditore mediamente sprovveduto tecnologicamente può approcciare utilmente gli strumenti digitali.
Digitale. Digitare. L’impresa, come quasi tutto oggi, è sulla punta delle dita: lo shopping, le relazioni umane ticchettate su schermi di device. Questo gesto e questa parola, digitatore, è stato il detonatore per immaginare il protagonista del corto: uno tizio che ha passato i 50 e non mastica troppo di mezzi tecnologici forse, ma è pieno di idee, con dita mobili come la telefonia o il lavoro dei tempi moderni. Le mani di un mago, le mani di un presti/digitatore.
Sogna di creare arcobaleni dalle sue dita, come fossero 10 bacchette magiche. E la scienza e la tecnologia possono soccorrerlo. Le stesse che mettono protesi, ci dotano di estensioni, di nuove terminazioni attraverso i terminali. Dove finiscono le nostre dita oggi comincia una tastiera, potremmo dire parafrasando una nota canzone. E il nostro mago usa i tasti del pc come quelli di un pianoforte, con lo stesso trasporto creativo di chi improvvisa o esegue una sinfonia.
La tecnologia è la nuova magia. In fondo con gli smartphone non abbiamo tutti in tasca una sfera di cristallo 24h su 24, che ci dispensa soluzioni, risposte, ci apre scorci nel tempo (le previsioni meteo) e nello spazio (facendoci incontrare su wa call video amici oltreoceano)? Chi sogna e realizza i suoi sogni ricorrendo a immaginazione e soluzioni pratiche compie il suo miracolo quotidiano, e i miracoli esistono se siamo disposti a chiamare miracoli quegli spasmodici trucchi di radianza. L’arcobaleno è un’illusione ottica, regalata dal ri/frangersi della luce su un cristallo. Il silicio monocristallino è alla base dell’industria elettronica, e la materia di cui sono fatti nostri schermi. L’arcobaleno è un archetipo: ponte biblico tra terra e cielo, inalberato dai balconi in lockdown a esorcizzare moderni diluvi universali, preso in prestito da chi reclama dignità nella differenza. È il ripostiglio dei sogni, pentole d’oro e regni a colori per fuggire a un presente grigio e disteso come il kansas. Come un elefante nel suo cimitero, come l’idea più diffusa di Pubblica Amministrazione. Per questo il logo della Camera di Commercio si fa iridato e nella follia della stagione post apocalittica cerca di porsi come avamposto pratico, offre soluzioni e informazioni in modo trasognato e lieto, per questo abbiamo scelto un registro magicomico. Il video valorizza, con i servizi camerali, maestranze, cast e location del territorio, la casa denominata Ca’ Romanino, ubicata nella campagna di Urbino, sede di omonima Fondazione che tutela e valorizza patrimonio paesaggistico e architettonico, progettata dall’architetto Giancarlo De Carlo nel 1968.
Ca’ Romanino, sede della Fondazione Ca’ Romanino presieduta da Sonia Morra, sorge in cima a un colle a circa 7 km. a nord di Urbino: la si raggiunge per una strada poderale che si stacca dalla provinciale Feltresca. L’edificio è stato progettato nel 1967 dall’architetto Giancarlo De Carlo per gli amici Sichirollo, in una delle aree di alta qualità ambientale e paesaggistica ancora esistenti nel territorio urbinate, come luogo di temporanei soggiorni con amici. Trasformazione in atto nella Città Ducale.
Dal 2002 (anno di fondazione dell’Associazione) Ca’ Romanino è diventata luogo, oltre che di accoglienza e di sosta, di incontri programmati, di scambio di idee ed elaborazione di progetti intesi a valorizzare il contributo dell’opera di De Carlo all’eccezionale patrimonio storico e artistico di Urbino. Nel 2010 ha visto riuniti quanti hanno partecipato all’ideazione e alla realizzazione del libro Ca’ Romanino Una casa di Giancarlo De Carlo a Urbino, che ha suscitato in un ampio pubblico, di architetti e non, interesse a visitare la casa e a godere dello straordinario contesto paesaggistico in cui è inserita, della sintonia di questa architettura con lo spirito del luogo.
IL CORTOMETRAGGIO
È un progetto e una produzione di Camera di Commercio delle Marche, a cura dell’Ufficio Comunicazione (in collaborazione con Registro Imprese e Regolazione del Mercato e Promozione)
Presidente GINO SABATINI
Segretario Generale FABRIZIO SCHIAVONI
CON
Andrea Caimmi (che presta anche la voce narrante) attore anconetano, di lunga esperienza teatrale, è ospite nella stagione 2021 di TAU con la lezione recitata “Enea Profugo”, vincitore del premio Franco Enriquez nel 2013 per la migliore drammaturgia e interpretazione per KORPUS POLSKI. Ha lavorato a numerose produzioni con la regia, tra gli altri, di Giampiero Solari e Alexander Zeldin. Nel “Giovane Favoloso” di Martone ha interpretato il ruolo di Raimondo, padre di Silvia.
REGIA, VFX E MONTAGGIO
Filippo Pesaresi
SOGGETTO SCENEGGIATURA E COSTUMI
Silvia Veroli
DOP E COLOR CORRECTION
Diego Menna
GRAFICA
Milena Storari
GIRATO A CA’ROMANINO, URBINO il 2/3 giugno 2021
Durata
Versione corto 5 min
Versione di 7 cortissimi tematici 1 min circa
Versione spot 30 sec
I cortissimi tematici sono dedicati a singoli servizi quali: attività del Registro Imprese, Avvio di Impresa, Deposito Brevetti e Marchi, Mediazione, identificazione Codice ATECO; Stampa in Azienda, Attività del PID
A parlare di nuovi linguaggi oggi con noi anche:
Francesca Chiusaroli professoressa ordinaria di Glottologia e Linguistica all’Università di Macerata, dove insegna Linguistica generale, Linguaggi di web e social media, Storia della traduzione. Precedentemente ha insegnato nelle Università di Udine e di Roma “Tor Vergata”. È delegata del Rettore per i servizi linguistici e per lo sviluppo delle competenze linguistiche, è presidente del corso di laurea in Discipline della Mediazione linguistica. Nello stesso ateneo è coordinatrice del LaFoS, Laboratorio di Fonetica e Scrittura del Dipartimento di Studi Umanistici. Tra i suoi temi di ricerca, le scritture in chiave sincronica e storica e l’analisi linguistica dei social media. È autrice del progetto di ricerca Scritture Brevi, e dell’omonimo portale www.scritturebrevi.it; è autrice di Pinocchio in Emojitaliano, traduzione in emoji del Pinocchio di Collodi (ed. Apice libri, 2017).
Nuovi servizi digitali
Il cortometraggio è un nuovo strumento di comunicazione pensato per la promozione di servizi nuovi che facilitino la vita agli imprenditori. Presentato a Roma alla Assemblea di Unioncamere dello scorso 21 luglio, l’audiovisivo sarà adottato dal sistema camerale nazionale per la promozione dei servizi digitali in collaborazione con l’unione delle Camere e Infocamere, oggi rappresentata in conferenza stampa dal suo Direttore Paolo Ghezzi.
InfoCamere è la società delle Camere di Commercio italiane per l’innovazione digitale. A partire dal governo del Registro delle imprese – l’anagrafe economica nazionale – realizziamo servizi tecnologicamente all’avanguardia a supporto dei nostri soci per rispondere alle esigenze di imprenditori, professionisti e cittadini di fronte alla continua evoluzione dei sistemi economici e normativi. Progettiamo e sviluppiamo soluzioni per semplificare il rapporto tra imprese e Pubblica Amministrazione e assicurare condizioni favorevoli alla continua evoluzione e trasformazione delle attività imprenditoriali, agendo a sostegno della competitività del Sistema Paese.
La pandemia ha accresciuto i divari territoriali, di genere, di età e fra i settori produttivi, ma il digitale è la leva per ridurli. L’utilizzo delle nuove tecnologie limita le differenze tra piccole e medio-grandi aziende, contribuisce a sostenere la governance delle imprese manifatturiere a conduzione familiare, agevola il recupero delle aziende dei servizi, più tartassate dal Covid. Ma c’è ancora molta strada da fare: solo il 26% delle imprese italiane è a conoscenza del Piano Impresa 4.0 e, tra queste, il 9%, pur conoscendolo, comunque non investe. Per il resto, vale a dire per i due terzi della manifattura italiana, gli strumenti messi in campo e le grandi opportunità offerte dalle tecnologie non sono (ancora) all’ordine del giorno.
Di contro, secondo i dati di Unioncamere e del Centro studi Guglielmo Taglia carne, il 70% delle micro e piccole imprese che ha avviato la svolta digital ritiene di poter raggiungere i livelli di produttività pre-Covid già nel 2022 (contro il 61% di quelle che ancora non hanno messo in campo investimenti nelle nuove tecnologie), allineandosi così alla quota di medio-grandi imprese che hanno la medesima previsione.
Il futuro è arrivato prima che ce ne accorgessimo ma la accelerazione verso l’uso di strumenti 4.0 da parte della Pubblica Amministrazione e delle PMi si inserisce all’interno di un generale percorso di crescita della digitalizzazione delle imprese avviato tre anni fa grazie alle politiche di incentivazione messe in campo dal governo e ai servizi di assistenza offerti dalla rete dei soggetti qualificati presenti sul territorio nazionale e regionale e ora si fa priorità in Italia e in Europa. Noi siamo pronti.
I numeri del digitale degli ultimi mesi: il servizio Stampa in Azienda, inaugurato durante primo lockdown, ha visto l’utilizzo di circa la metà delle imprese esportatrici che richiedono certificati di origine.I 21% delle imprese marchigiane ha aderito ai servizi del Cassetto Digitale, sono state rilasciate da remoto 142 CNS e oltre 3900 sono state rinnovate telematicamente. Da gennaio 300 le mediazioni svolte on line. Concessi negli ultimi 6 mesi di attività 700 mila euro di Voucher Digitali Impresa 4.0 a n.160 PMI per progetti di implementazione di tecnologie digitali 4.0 (da piano nazionale transizione digitale 4.0). Sono stati organizzati solo 15 webinar sui temi della digitalizzazione cui hanno preso parte circa 500 tra piccole e piccolissime imprese (imprenditori e loro collaboratori, consulenti di impresa) e 250 studenti. Erogate circa 115 attività di assistenza e orientamento personalizzato e realizzati 60 assestment digitali.
E l’investimento nel digitale
Dopo esplosione pandemia, da estate 2020 e in questi primi mesi 2021 ci siamo concentrati molto sul tema dell’export digitale (alla luce della improvvisa crescita delle transazioni on line anche in ottica B2B), supportando in maniera massiccia i progetti delle PMI con il bando “Digital Markets B2B” , circa 3 milioni di euro per oltre 300 PMI che sono sbarcate sulle principali piattaforme digitali.