Fano (PU) – La Società sportiva Virtus Volley Fano non ci sta e interviene sul fronte della prospettata riapertura degli impianti evidenziando totale contrarietà.
“Come club, – sottolinea la Virtus – sin dalle prime avvisaglie della pandemia, abbiamo messo al primo posto la tutela della salute. Dei nostri atleti. Del nostro staff. Del nostro pubblico, talmente ben educato e corretto da farlo sembrare un pubblico teatrale. Oggi, con il procedere della campagna vaccinale e con l’introduzione del green pass, non si comprende perché non si possa tornare ad una partecipazione “normale”, in assoluta sicurezza, all’interno dei Palazzetti”.
“Se il vaccino – evidenzia ancora la società – protegge in misura inferiore al 100% si aggiunga l’obbligo di indossare la mascherina per aumentare ulteriormente la sicurezza. Il rischio zero non esiste e non esisterà mai: il SARS COV-2 è ormai endemico”.
“È bene si sappia che un taglio degli incassi (tra biglietteria ed abbonamenti) pari al 65% implica, di fatto, la fine della pallavolo a Fano e altrove, così come l’abbiamo conosciuta. Le ricadute, economiche e sociali, di un simile epilogo non possono sfuggire a chi ha l’onore e l’onere di governare la cosa pubblica. La Virtus Volley Fano non ha scopo di lucro, ci consideriamo da sempre al servizio della passione dei nostri tifosi, della gente”.