Fano (PU) – Un mondo, quello della disabilità, lasciato sempre in disparte, reso ancor più complicato e difficile da un’assurda e inaccettabile burocrazia, da un disinteressamento totale di chi potrebbe benissimo cambiare qualcosa. Nessun aiuto, nessuna agevolazione, nessun diritto costruttivo e operativo permette all’individuo disabile un necessario miglioramento. Il mondo del lavoro, tabù. Il mondo della scuola, tabù. Sussidi economici non all’altezza per una dignitosa quotidianità, mai visionati come si dovrebbe, pensioni precarie ma in particolare vincolanti. Un disabile se lavora perde la sua pensione. Se non trova un lavoro, la sua pensione è da fame. Si sente gridare: “Un diversamente abile è come tutti”. No, non lo è e probabilmente mai lo sarà. Quell’indifferenza continua incessantemente a presentarsi ogni giorno e nessuno, nessuno se ne accorge.
di Giuseppe Frassinelli