Pesaro – La consigliera regionale del Partito Democratico Micaela Vitri torna sulla problematica che hanno i comuni di Vallefoglia e di Gabicce riguardante le persistente chiusura dei servizi di Guardia Medica. Secondo la Vitri, la giunta Acquaroli non ha dato ancora reali e vere risposte le quali, assumono ancor più urgenza assoluta.
“Chiuse anche a dicembre – viene sottolineato dalla Vitri – le postazioni di guardia medica a Vallefoglia e Gabicce. Questa situazione è gravissima e la mancanza di risposte da parte della Giunta Acquaroli inammissibile e pericolosa. La Giunta ancora non è intervenuta neanche sulla rimozione delle incompatibilità che permetterebbe di reperire medici tra gli specializzandi, i pensionati e quelli con più di 650 mutuati. Riporterò il tema in Consiglio regionale lunedì 13 dicembre e questa volta l’Assessore Saltamartini dovrà dare le risposte che i cittadini meritano”.
“Non è accettabile, – dice Micaela Vitri – come la stampa ha riportato, che dei genitori con un neonato bisognoso di cure, in piena notte, non abbiano trovato un medico a cui rivolgersi in una cittadina di 16mila abitanti, baricentrica in tutta la vallata. Cosi come non è accettabile nemmeno che si pretenda dai medici di coprire in solitudine turni notturni per 23 euro lordo all’ora, esponendosi a innumerevoli rischi. Il Piano organizzativo disposto a novembre continuerà anche a dicembre con un nulla di fatto: la ‘copertura dell’attività della Continuità assistenziale di Gabicce e Montecchio dalla postazione di Pesaro con un medico al lunedì al venerdì dalle 20 alle 8 e due medici a turno diurno’ nei prefestivi e festivi”.
“Come se questo – si evidenzia ancora – non bastasse ad oggi restano completamene scoperti cinque turni. Il Distretto e i medici stanno cercando di gestire questa situazione drammatica, dovendo rapportarsi ogni giorno con i cittadini e con la richiesta di prestazioni sanitarie. Anche l’Area Vasta 1 ha cercato, nei giorni scorsi, soluzioni offrendo una incentivazione di 80/100 euro per ogni turno notturno coperto. Un grande sforzo della sanità locale che non deve essere vanificato dai gravi ritardi e dalla mancanza di risposte da parte della Giunta regionale, che deve intervenire subito affrontando la complessità”.
“Occorre ricordare – conclude la consigliera regionale – che la Giunta Acquaroli era da tempo al corrente della carenza di medici, segnalata a giugno persino dagli stessi camici bianchi e da alcune organizzazioni sindacali, con tanto di proposte per evitare le chiusure. Invece non è stato fatto nulla. Al momento della chiusura delle postazioni di Vallefoglia e Gabicce, su un fabbisogno di 28 medici, si poteva contare solamente sulla disponibilità di cinque, perché 11 hanno lasciato per la specialistica fuori città, mentre gli altri 12 sono stati costretti a dimettersi per incompatibilità o per condizioni lavorative inaccettabili. La Regione quindi avrebbe dovuto già da giugno attivarsi su più fronti, tra cui: ristori retribuiti con appositi accordi con l’ordine medici, come fatto da altre Regioni, ma anche deroghe alle incompatibilità di mandato ed eventuale rimodulazione degli orari. Le risposte da parte della Giunta Acquaroli non possono più aspettare”.