Ancona – La consigliere regionale del Partito Democratico Micaela Vitri interviene sull’aumento delle classi marchigiane in Dad puntualizzando alla Giunta Acquaroli che si son fatti troppi errori e confrontandosi con le altre regioni, le Marche e molto più penalizzata.
“Famiglie – sottolinea la Vitri – costrette a pagarsi i tamponi e sempre più classi in didattica a distanza. La gestione dell’emergenza sanitaria nelle scuole marchigiane è ormai fuori controllo. A livello nazionale infatti è stata prevista la Dad differenziata in base all’età: con un positivo in classe per bambini fino a sei anni, con due positivi per gli alunni da 6 a 12 anni, dai 12 in su invece solo se i casi positivi sono almeno tre”.
“Se c’è un positivo – spiega la Vitri – in classe quindi i compagni possono continuare ad andare a scuola facendo un tampone subito e quello di conferma dopo il quinto giorno. Il percorso distingue tra vaccinati, per i quali la quarantena è di 5 giorni, dai non vaccinati il cui tampone di conferma scatta dal decimo giorno. Tutt’altro sistema vige nelle Marche visto che la didattica a distanza scatta con un solo positivo”.
“Questo perché – conclude – il sistema scolastico nelle Marche è ormai fuori controllo. La Regione non riesce a provvedere ai tamponi necessari per carenza di medici. Non prevede nemmeno un canale specifico per il tracciamento degli studenti nei drive point e costringe le famiglie a pagarsi i tamponi. Stando ai dati del primo dicembre, nelle Marche 145 classi sono in quarantena, in forte aumento rispetto alle 95 del 15 novembre”.