Fano (PU) – E’ ancora allarme per il settore commercio. La Confcommercio di Fano attraverso la Presidente Barbara Marcolini è il segretario Marco Arzeni, lancia un nuovo grido di allarme e spinge per chiedere nuovi e sostanziali aiuti per un settore sempre più in difficoltà. Marcolini e Arzeni, evidenziano che l’improvvisa ripresa dei contagi che ha compromesso il mese lavorativamente più importante dell’anno, dicembre, ha fatto ripiombare nella piena emergenza tutto il comparto commerciale.
“I dati evidenziati dall’Ufficio Studi Confcommercio – sottolineano – confermano questo scenario: Pil +6,2% e consumi +5,0% per l’anno che si è appena chiuso, ma con interi settori – a cominciare dalla filiera turistica e dall’area della cultura e del tempo libero, che sono ancora molto distanti dai livelli del 2019 e che recupereranno i livelli pre-pandemia solo nel 2023. Ci riferiamo, in particolare, al sistema ricettivo e alla ristorazione che hanno visto crollare i consumi di quasi il 30%, ai servizi culturali e ricreativi che fanno segnare un -21,5%, ma anche ad altri comparti, come i trasporti e l’abbigliamento e le calzature, che hanno subito perdite di consumi a doppia cifra”.
Sono a rischio chiusura migliaia di imprese.
La crescita dell’inflazione, innescata dai prezzi delle materie prime, pesa, in particolare per via dei rincari delle bollette, sui consumi delle famiglie ed aggrava i costi a carico del sistema imprenditoriale.
Come Confcommercio a livello nazionale è stato chiesto:
“Come Confcommercio di Fano riteniamo – affermano entrambi – indispensabile che codesta Amministrazione Comunale agisca a livello locale con un forte impegno per trovare risorse al fine di:
Assicurando sin d’ora la nostra collaborazione su quanto proposto, ci auspichiamo un immediato intervento da parte dell’amministrazione”.