Fano (PU) – Dagli insetti impollinatori dipende il 75 per cento dei prodotti agricoli nel mondo e il declino delle api in particolare pone una serie di preoccupanti quesiti anche per l’immediato futuro. «La Regione – sostiene Marta Ruggeri, capogruppo consiliare dei 5 Stelle – è chiamata a intervenire con politiche che preservino questi preziosi insetti, minacciati dal degrado ambientale, dall’inquinamento, dai cambiamenti climatici e da specie aliene».
Premesso che l’apicoltura marchigiana esprime numeri interessanti (quasi 2.600 operatori, circa 4.500 apiari e poco meno di 51.700 alveari secondo i dati nazionali di settore), la mozione depositata in consiglio regionale da Ruggeri punta a impegnare la giunta a favore di buone prassi.
«Ritengo che sia necessario – afferma – promuovere la diffusione di piante erbacee ad alto potenziale mellifero, sull’esempio del Progetto Facelia promosso in Veneto da Apat Apicoltori e Confagricoltura Treviso. Sono da prevedere incentivi alla semina di tali piante in terreni pubblici e privati».
Un’ulteriore azione è lo stimolo verso pratiche agronomiche che rispettino la biodiversità e gli insetti. «Devono essere adottate – argomenta Ruggeri – misure agro-ambientali volte a mantenere la presenza di vegetazione spontanea negli ecosistemi agricoli. Inoltre sono da riconoscere agli agricoltori degli incentivi per pratiche di produzione integrata, ricorrendo a metodi di lotta biologica per il controllo degli insetti dannosi alle colture e riducendo il ricorso a trattamenti che producano danni comprovati agli insetti impollinatori».