Ancona – “La legalità parte sempre dal comportamento di ogni singola persona. Dobbiamo imparare quotidianamente a regolare i nostri comportamenti e rifiutare ogni tipo di atteggiamento che può metterci in contrasto con il principio di legalità, anche in occasioni che potrebbero sembrare banali. La cultura della legalità sta proprio lì, nel dire sempre, costantemente, no, anche quanto si ritiene banale un atteggiamento che potrebbe sembrare superficiale.
La coscienza della legalità nasce anche nei momenti più banali di ogni giorno, quando riusciamo a dire di no anche in quei momenti, allora significa che cresce in noi con forza la coscienza della legalità”. Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è intervenuto portando i saluti all’Aula Magna dell’Università Politecnica di Ancona all’incontro con il magistrato Nicola Gratteri, in occasione della Giornata della Legalità, che si celebra ogni anno il 23 maggio nel giorno della Strage di Capaci.
“Chi è in politica e nelle istituzioni- ha aggiunto il governatore – spesso è richiamato alla semplificazione burocratica. Ecco io credo che se la cultura della legalità, nella società, raggiungesse un livello di consapevolezza importante, la semplificazione sarebbe semplicissima. Non dovremmo creare normative per controllare, e avremmo la certezza che tutto possa avvenire con più linearità e semplicità. Credo che il più grande investimento che possiamo fare per sburocratizzare e dare a questo Paese una semplificazione efficace sia investire sulla legalità, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni”, ha concluso il presidente Acquaroli ringraziando Gratteri per la presenza nelle Marche in una giornata così significativa e l’ateneo e il Lions Club per l’organizzazione dell’evento.