Marche, modello per nuovo turismo con il Green&Leisure
- 17 Giugno 2022
Milano – La Regione Marche modello per la moltiplicazione delle esperienze turistiche con il green&leisure. Lo ha confermato il vicecapogruppo della Lega Mirko Bilò, componente della commissione regionale attività produttive, al simposio internazionale Cityscape svoltosi il 16 giugno alla Triennale di Milano dove è intervenuto in rappresentanza della Regione.
“Il turismo è cambiato profondamente: il turista non cerca luoghi di cui essere spettatore ammirato, ma passivo. Cerca generatori di esperienza di cui essere il centro – ha spiegato Bilò nel corso del suo intervento – Per le Marche il turismo è un asset fondamentale dell’economia di territorio. Con un patrimonio territoriale di qualità e, soprattutto, uniformemente diffuso, fatto di borghi artistici, paesaggi incontaminati e tradizioni locali, abbiamo tutti gli elementi per costruire catene di esperienza immersiva competitive e metterle a disposizione del viaggiatore, dell’ospite, del turista”.
Bilò ha poi esplicitato ad una qualificata platea di tecnici le mosse delle Marche che vanno verso due macro-direzioni: la promozione del brand Marche Land of Excellence e il turismo di sistema, in particolare green.
“Il rilancio del tessuto socioeconomico della regione, specie per le aree interne, passa per la valorizzazione e la riqualificazione dei borghi che stiamo supportando con apposite azioni normative – ha aggiunto il vicecapogruppo della Lega – Abbiamo gettato le basi perché il turismo green delle Marche sia percepito come un’esperienza armonica tra la mano della Storia e quella della Natura. In questo contesto rispecchiano la strategia di rete anche provvedimenti come le leggi per la valorizzazione della tradizione culturale e musicale distintiva delle Marche fisarmonica, saltarello, infiorate artistiche, artigianato artistico”.
Per la loro proposizione green le Marche possono contare anche sul distretto biologico unico regionale che è il più grande d’Europa: 2.100 aziende agricole e 71mila ettari coltivati (il 60% della superficie a biologico nelle Marche) e un fatturato stimato in 100 milioni di euro.
“Per legare con progetti osmotici l’agricoltura e il turismo puntiamo sulla multifunzionalità – ha continuato Bilò – Per questo incentiviamo le aziende agricole che esercitano agriturismo ad utilizzare al meglio le loro peculiarità per scopi turistici. Si potrà dormire in una botte, fare glamping o passare la notte in una casa sull’albero, grazie alla nuova strategia che ci consentirà anche un bilanciamento dell’offerta tra costa e entroterra”. Proprio per questa apertura all’innovazione Alessandro Ceccarelli e Roberta Martufi dell’ordine architetti di Pesaro, hanno omaggiato Bilò e la Regione del libro “Architettura sospesa” che racchiude i lavori del concorso di idee per la progettazione di una casa sull’albero.
Con la legge regionale per l’enoturismo le cantine si aggiungono ai luoghi di attrazione e ospitalità. Il superamento dei limiti di ricettività e lo snellimento delle procedure burocratiche favorirà investimenti dedicati anche al turismo glamour di nuova generazione dove location e servizi sono sempre più complementari. Da sottolineare l’approccio di filiera a queste iniziative: l’attività di somministrazione di alimenti e bevande dovrà fare riferimento prevalentemente alla tradizione e tipicità della cucina rurale marchigiana, con la garanzia che una certa percentuale della materia prima utilizzata provenga e da produzione aziendale e da acquisti effettuati presso artigiani alimentari della zona o presso aziende operanti nel territorio regionale.
“Crediamo nella filiera del green&leisure e nelle sue potenzialità innovative- ha concluso il consigliere ricordando ancora una volta il grande lavoro fatto dal vicepresidente e assessore Carloni per dare la svolta al settore – In meno di due anni di legislatura abbiamo predisposto strategie, strumenti e investimenti che stanno già dimostrando come questa sia la strada: le Marche sono sempre più un’esperienza da vivere e, quel che più conta, da raccontare motivando alla scelta della regione come destinazione di sicura esperienza”.