Fano (PU) – “Con sette anni di ritardo, dovuti alle incredibili resistenze culturali di buona parte della politica e della macchina comunale, approda finalmente nel consiglio di domani il regolamento del verde urbano”. Lo sottolineano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Mazzanti, Panaroni e Fontana.
“Si tratta – spiegano – di uno strumento normativo importantissimo che, se fosse stato approvato con anticipo, ci avrebbe risparmiato anni di potature sconsiderate ai danni del patrimonio arboreo della nostra città, e magari anche qualche progettazione del tutto irrispettosa della presenza del verde, che ci ha già fatto parlare nel recente passato di una ‘Giunta Attila”. Con il solo scopo di migliorare il regolamento e recuperare, almeno nella fase finale, una condivisione che con i gruppi consiliari è mancata, – il Movimento 5 Stelle – ha presentato 15 emendamenti che non hanno una funzione ostruzionistica ma sono stati suggeriti da diversi esperti, oltre che dal buon senso”.
“Si tratta – ribadiscono Mazzanti, Panaroni e Fontana – di proposte volte a specificare che debba esistere, nell’organizzazione comunale, un ufficio apposito competente per il verde pubblico, cosa che attualmente non è pacifica vista la polverizzazione delle attribuzioni che disorienta prima di tutto i cittadini. Chiediamo inoltre che tutti gli interventi sul verde pubblico, così come le progettazioni su alberate stradali e parcheggi alberati, siano coordinati da un tecnico qualificato in materia. Riteniamo poi che non possiamo permetterci di aspettare il piano regolatore e il piano del verde per sollecitare piantagioni sostitutive in caso di abbattimenti e per realizzare parcheggi con superfici permeabili”.
“Infine – concludono i pentastellati – proponiamo che le percentuali minime di superfici da destinare a verde nei nuovi insediamenti residenziali e produttivi siano vincolanti e non indicate a solo ‘titolo orientativo’. Auspichiamo che i nostri emendamenti vengano valutati dal consiglio con spirito laico e senza il pregiudizio delle appartenenze, affinché possa davvero iniziare quella normalizzazione nella gestione del verde urbano che dovrà poi proseguire con il censimento e l’approvazione del piano del verde, oltre che procedere di pari passo con il nuovo piano regolatore”.