Fano (PU) – L’evento dedicato a due grandi artisti del Novecento Fabio Tombari e Orlando Sora, entrambi nati a Fano ed accomunati da un’amicizia solidale, si terrà venerdì 22 luglio 2016 alle ore 21:15 in piazza Marchionni a Rio Salso di Tavullia (PU), con il patrocinio dei Comuni di Tavullia, Mondaino e Montecalvo in Foglia, organizzato dalle associazioni Presente e Futuro di Rio Salso e Centrale Fotografia di Fano.
Nella serata verrà presentato in esclusiva il libro di Giovanna Rotondo, “Omaggio a Orlando Sora” con la presenza e l’intervento dell’autrice; ci sarà l’intervento critico e le letture del prof.re Massimo Bini, gli interventi musicali a cura di Andrea Amadori, Alessandro Buccioletti e Luca Rossi. Il libro rappresenta una testimonianza importante e originale: Giovanna Rotondo, a lungo modella di Orlando Sora, dipinto dopo dipinto ci racconta la creazione stessa dell’opera nel dialogo incessante fra l’artista, il soggetto e lo stesso linguaggio pittorico. Un ritratto inedito e vivido di Sora, da cui emerge l’umanità del pittore: le sue debolezze, le sue ostinazioni, ma soprattutto la sua onestà, la sua umiltà, la sua carica ideale; un artista onesto e sincero, ma anche un marito fedele e un padre affettuoso.
Il libro ribalta anche lo stereotipo della modella, che non è qui un elemento passivo, ma agisce sull’ispirazione dell’artista e al tempo stesso viene spinta ad avvicinarsi alla pittura, ad impossessarsi del suo linguaggio e ad amarla. Durante la serata saranno esposte numerose opere originali di Sora degli anni ’60, che sarà possibile ammirare prima e dopo la presentazione del libro. Orlando Sora è nato il 18 febbraio 1903 a Fano, morto a Lecco il 31 marzo 1981. Fin dai primi anni dimostra un precoce talento disegnando e colorando duelli e battaglie. Nel 1927 si trasferisce a Milano, applicandosi a varie ricerche. In seguito si è ispirato al concetto della Madre, illustrando questo tema nelle varie manifestazioni della vita. La sua prima mostra suscita subito interesse da parte del pubblico e della critica, tanto che ne seguono molte altre. Tra coloro che lo apprezzano si ricordano Mario Sironi e Carlo Carrà. Nel 1931 l’artista si trasferisce a Lecco, perché impegnato in una serie di ritratti, e qui si stabilisce definitivamente. Dal 1951 si dedica all’affresco: il primo sarà quello per la chiesa del Caleotto a Lecco. Ha affrescato anche altre chiese e famosa è la sua via crucis nella chiesetta dei Piani d’Erna. Ha tenuto sue personali a Milano, Brescia, Livorno, Pavia, Como, Novara, Bergamo. Ha partecipato assiduamente a rassegne e mostre collettive nazionali ed internazionali, conseguendo premi e segnalazioni. Suoi affreschi si trovano a Lecco, nella Chiesa del Caleotto e nel Palazzo delle Poste e Telecomunicazioni.
Verranno letti alcuni passi dello scrittore Fabio Tombari, il quale spesso rifletteva sull’opera del amico pittore Orlando Sora; anche Tombari è nativo di Fano, nel 1918 si diploma maestro elementare e inizia ad insegnare nelle scuole elementari di Casepio, una frazioncina del Montefeltro. Il suo primo libro, Le cronache di Frusaglia appare nel 1927, pubblicato ad Ancona dalle edizioni della “Lucerna”, ma viene subito ristampato nel 1929 dalla prestigiosa casa editrice Vallecchi, ottenendo il Premio dei Dieci, che gratifica l’autore di una notevole popolarità. Passato alla casa editrice Arnoldo Mondadori Editore, Tombari pubblica, tra le altre opere, La vita (1930), Le fiabe per amanti (1932), Il libro degli animali (1935), I ghiottoni (1939). Nel 1944 Tombari lascia l’insegnamento per diventare uno dei pochi narratori italiani che vive della propria scrittura. Nel 1955 esce Il libro di Tonino con cui lo scrittore si aggiudica il Premio Collodi e il Soroptimist nel 1956. Frusaglia resta la sua opera principale e più nota. Fabio Tombari si spegne a Rio Salso dove si era ritirato definitivamente fin dai primi anni cinquanta, l’8 giugno 1989.