Pesaro – Confcommercio Marche Nord organizza, avvicinandosi la fine dell’anno, un incontro per fare il punto sul progetto di promozione e valorizzazione turistica Itinerario della Bellezza. Venerdì 6 dicembre alle ore 17.30, ad Urbino presso la sala degli Incisori del Collegio Raffaello (Piazza della Repubblica), sarà l’occasione per illustrare le iniziative fatte ed i progetti e programmi per l’anno 2025.
L’ottava edizione del percorso realizzato dall’organizzazione vedrà l’ingresso di quattro nuovi Comuni. Il prossimo anno in rete saranno 28. Durante il pomeriggio il dialogo tra l’ideatore dell’Itinerario della Bellezza, Amerigo Varotti, e lo scrittore Filippo Cannizzo, autore dei libri “Briciole di bellezza” e “Lacrime di gentilezza” (dove c’è una intervista proprio a Varotti) che, anche con riferimenti all’Itinerario della Bellezza, parlano del futuro del Bel Paese.
“Un appuntamento ormai fisso – spiega Varotti – durante il quale faremo un bilancio dell’anno che si sta chiudendo, presenteremo i nuovi Comuni che entrano a far parte della nostra famiglia e le principali iniziative future, tra eventi, partecipazione a fiere e tanto altro. Quindi spazio ai due libri di Cannizzo che rappresentano un po’ lo spirito con cui Confcommercio ha realizzato l’Itinerario della Bellezza: la necessità di guardare al futuro del nostro Paese e quindi del nostro territorio, puntando a uno sviluppo economico sostenibile basato sulla valorizzazione della bellezza. Una bellezza che nel nostro caso vuole dire un ambiente in gran parte incontaminato, arte, storia, cultura, enogastronomia di qualità.
In ‘Briciole di bellezza’ Cannizzo fa giustamente riferimento alla recentissima modifica dell’articolo 9 della Costituzione italiana, che per la prima volta riconosce il valore della bellezza. La sua tutela è oggi un argomento, un principio costituzionale, che tutte le amministrazioni comunali e regionali, oltre che i cittadini, dovrebbero tenere in considerazione puntando ad un’economia sostenibile, alla tutela dell’ambiente, alla valorizzazione delle eccellenze. Abbiamo musei purtroppo chiusi, chiese inaccessibili, che invece possono diventare occasione di crescita economica e anche di sviluppo occupazionale. Per raggiungere questi obiettivi bisogna investire. Nel passato, ma ancora oggi, il modello di sviluppo economico del nostro Paese era puntato sull’industria, sulla manifattura. Adesso c’è maggiore consapevolezza della necessità di puntare sulla bellezza. Un recente studio di una banca privata italiana evidenzia che il valore dell’economia della bellezza è pari a 250 miliardi di euro. Tutto ciò che è bellezza, dall’artigianato di qualità all’ambiente, dall’enogastronomia all’arte, alla cultura, è indispensabile per creare lo sviluppo del Bel Paese, ancora di più in una regione come le Marche e in una provincia come quella di Pesaro Urbino che vantano una offerta culturale e turistica indiscutibile.
Sarà un momento – conclude Varotti – per ricordare da dove siamo partiti nella creazione dell’Itinerario che non è solo un progetto turistico ma anche un invito alle amministrazioni a lavorare insieme, in rete per modificare il modello di sviluppo economico del nostro territorio”.