Regione Marche – Il Programma di sviluppo rurale 2023-27 delle Marche avrà una dotazione aggiuntiva di oltre 40 milioni di euro rispetto alla precedente programmazione. Lo ha anticipato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura, in apertura dei lavori dell’Osservatorio regionale per le politiche agricole e lo sviluppo rurale, convocato presso l’Azienda agricola biologica Valdicastro (Fabriano). Essere riusciti a ottenere maggiori risorse da investire nello sviluppo agricolo delle Marche, ha sottolineato Carloni, “è un fatto che ci deve vedere particolarmente orgogliosi perché frutto di una lunga negoziazione tra tutte le Regioni italiane e che vede un riparto non più solo storico, ma secondo nuovi criteri che siamo riusciti a introdurre”.
Da Valdicastro il vicepresidente ha lanciato “forte” l’idea e la strategia dell’enoturismo: “Un approccio nuovo per cambiare il mondo agricolo. Agricoltura non più solo come fattore produttivo, ma accoglienza e turismo per diventare un motore economico strategico della nostra regione. L’occasione sarà stimolata dall’attivazione dei percorsi del vino che diverranno, grazie al sostegno della Regione, dei veri cammini. In questa località, San Romualdo, attorno al Mille, tornato dal Cammino di Santiago da Compostela, ha fondato una propria comunità. La sua figura, che ci percepisce in questa Abbazia, è legata al cammino di Santiago. Cercheremo, perciò, di attivare una collaborazione, con il governatore della Castiglia, per connettere i cammini del vino marchigiani con quello di Compostela, avviando concretamente il progetto dell’enoturismo marchigiano”.
Nel corso del suo intervento, Carloni ha poi ha evidenziato come il sistema agricolo nazionale “sia di fronte a un bivio importante e significativo. Da un lato i costi operativi che aumentano, schiacciando il nostro sistema produttivo; dall’altro le regole europee della nuova programmazione, con un riparto dei fondi che, per la prima volta, verrà gestito dallo Stato. Una serie di step che delineeranno una fase nuova che dobbiamo coordinare in modo consapevole. Più le scelte saranno condivise, maggiore sarà la vicinanza e la conformità alle esigenze degli agricoltori”. Quello di Valdicastro è il terzo incontro del Osservatorio, dopo gli appuntamenti di Frontone e Matelica.
“Due giorni fa – ha ricordato Lorenzo Bisogni (autorità di gestione del Psr Marche) – nell’ambito della Conferenza Stato Regioni si è proceduto al riparto della nuova programmazione. Alle Marche andranno 390 milioni di euro che, sommati ai 185 disponibili da ottobre 2021, consentono di gestire risorse complessive attorno ai 576 milioni, rispetto ai 535 della programmazione 2014-2020. Tutti i fondi disponibili per il biennio 2021-22 sono stati praticamente già impegnati con l’apertura di bandi che hanno avuto grande adesione, segno della crescente volontà a investire nel settore primario marchigiano”.