Addio a Oberdan Antinori. Il ricordo di Rodolfo Colarizi
- 16 Giugno 2020
Fano (PU) – Nei giorni scorsi è mancato all’affetto dei suoi cari, Oberdan Antinori, fratello della celebre Leda e tra le altre cose, titolare dell’indimenticato negozio di giocattoli di Corso Matteotti.
L’amico Rodolfo Colarizi lo ricorda così: “Oberdan Antinori non è più tra noi. La scorsa settimana, passando di fronte alla Chiesa di S. Giuseppe al Porto mi è caduto l’occhio su un tristissimo annuncio e sulla foto di “Obby” o “Bardàn”, così chiamato da chi gli voleva bene. Un tuffo al cuore e una malinconia profonda hanno allungato la lista degli amici che ci hanno lasciato. E’ stato un momento terribile nel quale la ridda dei ricordi è uscita dalla latenza e d’istinto ha accantonato ogni altro pensiero per concentrarsi su quella immagine. Il suo sguardo era dolce, sereno, quasi serafico, i suoi occhi affidabili. Chi è stato “Obby” per la generazione che mi ha preceduto, per la mia e per quella di molti concittadini? Un personaggio straordinariamente accattivante che ha incarnato la “fanitudine” nel senso più ampio di questa accezione, simpatico, con una propensione alla battuta perché aveva una parola gradevole per tutti, conosceva tutti ed era amico di tutti. Non potevi attraversare il Corso Matteotti senza finire per sbatterci il naso. Scagli la prima pietra quel genitore o quel nonno che non è entrato almeno una volta nel suo negozio di giocattoli prima di fronte a Palazzo Gabuccini e poi dinnanzi allo stesso. Siamo in moltissimi ad aver beneficiato di questa “fabbrica dei sogni” perché lì si stemperavano tutti i capricci dei nostri figli e dei nostri nipoti. La regina di questo “salotto ricreativo” era la dolcissima e paziente Rosetta che conosceva per nome tutti i bambini perché erano proprio questi che volevano frequentare il negozio visto che erano innamorati di Rosetta per la sua cortesia e per il garbo di consigliare. In parallelo “Obby”, che aveva demandato alla suadente moglie l’incombenza della gestione del negozio, se sollecitato, recitava a soggetto e si lanciava nei racconti delle sue prodezze venatorie a Metaponto e a Lesina. Insomma un teatrino dove tutti i presenti avevano una cornucopia colma di gratificazioni, primo fra tutti il mio amico che era visceralmente orgoglioso del suo hobby e dell’indimenticabile cane Tom.
Tuttavia, per il simpatico narratore, il quartier generale era costituito dal Caffé Centrale nel giardino del quale poteva contare su un gruppo di “amici” e dove intrecciava argomenti di attualità, racconti, iniziative e talvolta anche scherzi. Col suo dialetto rotondo e squillante si sentiva a proprio agio e visto che in tanti lo hanno preceduto poyrà ricostituire l’amato sodalizio. Li ho rivisti tutti: Mario Nuti, Ginetto Piersimoni, Vittorio Petrolati, Pino Ravagli, Ennio Pascucci, Pino Barone, Pepin Solazzi, Sergio Uguccioni, Giorgio Stefanelli, Eraldo Busca, Berto Boidi, Nino Ferri, Arrigo Micheli, Giuliano Battistoni e talvolta anche Luciano Anselmi.
Non posso non ricordare con quanta dignità ha affontato i postumi di un malaugurato incidente stradale che lo ha fiaccato nel fisico, ma non nel morale che é rimasto sempre vivo, vitale e ricco della consueta verve..Da giovane, infatti, si era distinto anche nello sport, in particolare nella pallacanestro: insieme al mio indimenticabile compagno di banco Paolo Orciani aveva dato vita a una coppia formidabile. In età avanzata si era cimentato, con discreti, risultati nella pittura.
Caro “Obby, con me avevi un rapporto franco e confidenziale, cementato negli anni da una stima reciproca che mi oaccompagnerà sempre. E’ così che ti voglio ricordare, col tuo approccio alla vita schietto, acqua e sapone, con il senso profodo dell’amicizia, dell’amore per la città, per la tua bella famiglia. Sono certo che il tuo sorriso franco e contagioso rimarrà stampato a fuoco nella memoria di tutti i concittadini. Ti prego di salutarmi la tua mitica sorella Leda della quale abbiamo parlato spesso. A te Rosetta, ai figli e ai nipoti, che siete chiamati a mettere in campo una robusta dose di coraggio, va tutto il cordoglio di tutti gli amici di ieri, di oggi e di tutti coloro che lo hanno conosciuto”.
La redazione di Fanoinforma si unisce alle condoglianze alla famiglia e amici