Fano (PU) – Conoscere Pandolfo Malatesta, fratello di Carlo, signore di Fano dal 1370 al 1427 e la sua corte, sedere a suo fianco tra nobili, cortigiani, ammirando le sfide e i giochi indetti in suo nome. Vedere all’opera gli arcieri, i cavalieri e banchettare con tipicità dell’epoca. La pineta di Ponte Metauro fa un balzo indietro nel tempo di oltre 500 anni e da il via alla terza edizione del Palio delle Contrade, organizzado da La Pandolfaccia, in collaborazione con la Proloco e l’amministrazione comunale, in programma per il 26, 27 e 28 agosto. Una manifestazione che in soli tre anni è cresciuta in maniera importante attirando curiosi e appassionati non solo da Fano ma anche da fuori provincia. L’evento si aprirà il 26 agosto con la consueta conferenza al santuario della Beata Vergine del Ponte Metauro. Il villaggio medievale alla Pineta verrà invece aperto al pubblico sabato 27 quando ci si inoltrerà nel fulcro dell’evento. La giornata di sabato trascorrerà tra laboratori interattivi e addestramento di musici, armati e sbandieratori, rievocazioni di battaglie, esibizioni di sbandieratori, falconeria, balli e tanto altro. Tra i momenti più attesi quelli di domenica 28 con la disfida di tiro con l’arco a cura degli Arcieri del Liocorno e l’esibizione di abilità equestre all’anello. “C’è un grande interesse intorno all’epoca medievale – ha commentato il presidente della Pandolfaccia Fabio Frattesi – e noi cerchiamo di soddisfarlo curando nei minimi dettagli il nostro evento non solo dal punto di vista ludico ma effettuando anche ricerche storiche per non trascurarne il lato culturale”. Evento apprezzato anche dall’assessore Stefano Marchegiani che aggiunge: “Le ricostruzioni, le rievocazioni messe in scena dalla Pandolfaccia e da tutti coloro che collaborano alla realizzazione non sono improvvisate ma studiate e ricercate. Sono molto soddisfatto del Palio delle Contrade anche perché durante la manifestazione ci sarà occasione di visitare i monumenti fanesi dell’epoca medievale i quali, grazie anche ad iniziative come questa, vengono avvicinati e fatti conoscere a fanesi e turisti”.