Fano (PU) – Nella seduta di martedì scorso, il consiglio comunale di Fano ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle per candidare la nostra città a replicare il Progetto Inquinamento Atmosferico (PIA), già svolto con successo ad Ancona con il sostegno della Regione.
“La peculiarità – evidenziano i pentastellati – dello studio è quella di incrociare il monitoraggio costante di polveri sottili, gas e pollini allergizzanti con i dati sanitari sugli accessi al pronto soccorso e sui ricoveri ospedalieri. Il coordinamento scientifico è affidato al dott. Floriano Bonifazi, ex primario presso gli Ospedali Riuniti di Ancona, che abbiamo avuto il piacere di ospitare come relatore del convegno da noi organizzato lo scorso 17 marzo. Attraverso una mappatura che riesce a distinguere la reale situazione di fatto quartiere per quartiere, è possibile registrare quale sia l’incidenza effettiva dei diversi fattori di rischio e modulare di conseguenza le politiche strutturali per il risanamento della qualità dell’aria, comprese le scelte più oculate in materia di verde pubblico”.
“L’occasione per proporre questo documento – affermano i 5 Stelle – è stata offerta dalle dichiarazioni dell’assessore regionale Aguzzi, secondo il quale il progetto PIA può essere utilmente replicato in altre aree delle Marche anche ai fini della redazione del piano regionale di qualità dell’aria ambiente.
La politica fanese ha dimostrato sensibilità e responsabilità sul tema, in modo trasversale, tenendo conto dei dati allarmanti sulle polveri sottili che caratterizzano da anni la nostra città e che devono ancor più essere attenzionati a seguito della revisione al ribasso dei valori massimi tollerati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
“Ci aspettiamo – si conclude – che, coerentemente, la Regione finanzi e svolga il necessario ruolo di regia e coordinamento del progetto affinché la nostra città possa ricavare un patrimonio prezioso di informazioni necessarie per calibrare al meglio gli interventi di prevenzione primaria, con la prospettiva della tutela della salute e dell’ambiente”.