Colli al Metauro (PU) – “I candidati eletti di Fratelli D’Italia saranno la cinghia di trasmissione tra le Marche e il Governo nazionale e porteranno sui tavoli decisionali i dossier più importanti della nostra regione, che il 25 settembre avrà un’occasione unica per non essere più una delle Cenerentole d’Italia”.
Messaggio chiaro di Antonio Baldelli, candidato al Plurinominale per la Camera dei Deputati in quota Fratelli D’Italia, che ha incontrato gli organi d’informazione a Calcinelli di Colli al Metauro.
“Le Marche – ha detto Antonio Baldelli – sono retrocesse a regione in transizione, che per l’Unione Europea è l’anticamera del sottosviluppo, a causa delle scellerate politiche della sinistra, in grado di governare l’Italia negli ultimi anni senza neanche aver vinto una elezione. Nelle Marche i governi a guida PD si sono succeduti fino al 2020, quando, con la vittoria del centrodestra, la Giunta Acquaroli ha avviato una serie di iniziative per dare un cambio di passo ad una regione in ginocchio dal punto di vista sociale ed economico”.
I dossier aperti nelle Marche sono sempre gli stessi da anni: “Parlando di infrastrutture – ha detto Baldelli – andiamo dall’incompiuta delle incompiute Fano-Grosseto alla Pedemontana delle Marche, che deve essere l’autostrada dei territori interni capace di incrementare i flussi di traffico verso e dalle principali arterie trasversali; poi la terza Corsia dell’A 14 a sud di Porto Sant’Elpidio, che la Regione Marche, insieme a tutti i Sindaci delle province di Fermo e di Ascoli Piceno, spinge per essere progettata e realizzata fino al confine con l’Abruzzo. Stessa spinta unanime per la Linea Ferroviaria Adriatica, che non può limitarsi ad un semplice bypass e a opere minori, ma prevedere un progetto per tutta la regione, da Gabicce a Porto d’Ascoli. Per restare sempre sul tema infrastrutture, fondamentale pensare all’Anello Ferroviario delle Marche, destinato a collegare senza interruzioni Ascoli Piceno e la provincia di Pesaro Urbino, da Fabriano passando per Pergola e collegando il co-capoluogo con Fano. Infine, fondamentale valorizzare il triangolo logistico delle Marche Porto-Aeroporto-Interporto, che molti territori ci invidiano”.
“Le Marche – ha aggiunto Baldelli – vanno supportate anche dal punto di vista dei servizi essenziali, come Sanità e Scuola. La Giunta Acquaroli ha già avviato una profonda riforma del servizio sanitario regionale, mandando in soffitta la logica dannosa degli ospedali unici e puntando su una sanità pubblica di qualità e diffusa su tutto il territorio, senza creare pazienti di Serie A e di Serie B. Adesso tocca al Governo a sbloccare il numero chiuso nelle università medico-scientifiche per avere a disposizione nel prossimo futuro personale medico motivato e in quantità tali da non dover sottoporre i professionisti a ritmi lavorativi pesanti”.
“Infine, una nota in occasione del primo giorno di scuola di molti ragazzi. Mentre in molti Paesi europei si investe nella qualità delle infrastrutture scolastiche e nella ventilazione meccanica controllata, in Italia l’attuale Governo in carica dice che sarà sufficiente aprire le finestre per evitare la diffusione dei virus ed il ricorso alla dad. La Regione Marco ha invece già stanziato finanziamenti per 9 milioni di euro che, pur non rientrando nella sua stretta competenza, sono stati utili ad istallare apparecchi di VMC in oltre 280 istituti scolastici dislocati in 140 comuni, garantendo la salubrità dell’aria ad oltre 34mila studenti. Chiederemo al nuovo Governo di sposare appieno il Modello Marche per la Scuola, una buona pratica da imitare per tutte le scuole italiane”.