Pesaro – Nell’ambito dell’attività volta a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti in favore dei giovani e giovanissimi di questo centro personale della Squadra Mobile della Questura di Pesaro, ha arrestato un trentenne del Bangladesh, molto noto nell’ambiente, regolarmente soggiornante nella zona mare, dipendente di una pasticceria e anche gestore di un negozio multietnico. Era emerso che il medesimo conduceva già da tempo una attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hascisc e marijuana ai vari giovani e giovanissimi che a tal fine lo raggiungevano al negozio. Nel pomeriggio di ieri gli operanti, al fine di riscontrare le notizie acquisite e confermare alcune avvenute ipotizzate cessioni già osservate il venerdì precedente, si appostavano nuovamente di fronte al negozio. Bastavano pochi minuti per vedere due giovani che vi facevano ingresso per allontanarsi pochi minuti dopo. Entrambi venivano sottoposto a controllo e trovati in possesso rispettivamente di piccoli quantitativi di hascisc e marijuana che asserivano aver ricevuto dallo straniero al costo di 10 euro. Nella flagranza del reato gli operatori di Polizia accedevano al negozio e procedevano ad eseguire una perquisizione.
Le operazioni permettevano di rinvenire e sequestrare 15 grammi di hascisc già suddiviso in una ventina di dosi/stecche, due dosi di cocaina e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi. Veniva altresì sequestrata la somma di euro 245 ritenuta provento dell’attività di spaccio. Nel corso dell’attività di p.g. venivano sentiti in qualità di testi diversi clienti del cittadino bangladese alcuni dei quali dichiaravano di acquistare dal medesimo hascisc e marijuana ma anche cocaina, da un anno. Per quanto sopra lo stesso veniva tratto in arresto per la flagranza dello spaccio nei confronti dei due giovani e per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ciò anche in considerazione dell’abitudinarietà e del lungo periodo nel quale ha condotto l’illecita attività. Al termine delle formalità, su disposizione del P.M. di turno, lo straniero veniva ricondotto presso l’abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari. Nella mattinata odierna si è celebrato il rito direttissimo a conclusione del quale il Giudice convalidava l’arresto e, col rito del patteggiamento, lo condannava alla pena di anni uno e mesi due di reclusione e euro 3.000 di multa. Pena sospesa.