Fano (PU) – Riportare i toni del confronto ad una maggiore serenità e correttezza. E’ questo l’auspicio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Fano in merito alla diatriba scoppiata in questi giorni con l’associazione La Pandolfaccia, che non ha preso bene il proprio mancato coinvolgimento al Grand Tour della Cultura 2017/2018, evento promosso dalla regione Marche finalizzato a promuovere il patrimonio custodito nei nostri istituti culturali, nello specifico quello relativo ai Malatesti.
“Non vi è stato alcun tavolo di concertazione da cui la Pandolfaccia sarebbe stata esclusa – precisa l’assessorato – ma un progetto ideato e realizzato con le risorse e le forze di cui l’assessorato stesso dispone, seguendo i dettami dell’iniziativa che ha prodotto, crediamo, un’ottima proposta culturale, come peraltro fatto nelle precedenti edizioni”.
“Per quanto riguarda invece i rapporti con La Pandolfaccia – continua la nota – fin dal nostro insediamento abbiamo stabilito un atteggiamento di sincera e fattiva collaborazione con l’associazione, consapevoli del lavoro che svolgono organizzando manifestazioni che promuovono il ricordo e l’immagine del periodo medievale/rinascimentale soprattutto a livello di accoglienza turistica, avendo avuto al contempo l’attenzione di affiancare all’evento ludico del Palio delle Contrade anche momenti di approfondimento storico. La collaborazione si è concretizzata nella visita al Comune di Rimini finalizzata a stabilire una serie di relazioni tra le due città malatestiane, nel garantire il contributo pubblico annuo al palio, nel favorire l’apporto di sponsor, nel mettere a disposizione l’Ufficio Europa per la ricerca di possibili finanziamenti, nel moltiplicare le occasioni estive della presenza della stessa nelle manifestazioni della città (Quatre Cantòn, In Gir per Fan, ecc.), nell’organizzare una tappa del torneo degli sbandieratori in Piazza XX Settembre, nella richiesta effettuata dallo stesso assessore alla cultura al presidente della Lega Sbandieratori di effettuare a Fano il meeting nazionale della stessa manifestazione”.
Perché dunque non coinvolgere La Pandolfaccia anche nel Gran Tour della Cultura? “Conosciamo bene – conclude la nota – le difficoltà economiche che l’associazione si trova ad affrontare nell’organizzazione del Palio delle Contrade e la lamentata inadeguatezza del contributo che l’amministrazione riesce ad erogare, abbiamo quindi evitato di richiedere alla Pandolfaccia una prestazione gratuita a contorno di quanto già programmato poiché ci piace onorare gli impegni che assumiamo. Non si dica dunque che agli amministratori non sta a cuore la sopravvivenza e lo sviluppo del Palio delle Contrade. Per tutto il resto siamo disponibili a parlare, facendo come sempre la nostra parte”.