Ast PU, Giornata Mondiale contro il Cancro 2025
- 4 Febbraio 2025
Pesaro – Tredici percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali attivi per la cura e la presa in carico delle patologie neoplastiche, millecinquecento nuovi casi presi in carico per terapia nel 2024, quaranta mila visite oncologiche erogate. Questi i numeri registrati nel 2024 dalle Oncologie di Ast Pu che in occasione della giornata Mondiale contro il cancro, World Cancer Day, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control – e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare l’opinione pubblica sul cancro, fanno il punto sul lavoro fatto in questi anni.
“Unico è ogni paziente, perché dietro ogni diagnosi c’è un uomo, una donna con la sua storia di vita e quella della sua famiglia – spiega il Direttore dell’Oncologia degli Ospedali di Pesaro e Fano dell’Ast Pu Rita Chiari – questo è l’approccio necessario per realizzare un’assistenza centrata sul paziente. Per i pazienti Oncologici in Ast Pu, infatti, sono due gli strumenti organizzativi il cui funzionamento è consolidato da molti anni ma a cui dedichiamo tantissime energie ogni giorno: i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali oncologici (PDTA) e le Prese in Carico (PIC). Un metodo fondamentale che ha dato vita negli anni a tredici percorsi diversi attivati, con gli oncologi che lavorano in equipe con gli altri specialisti, per permettere la presa in carico multidisciplinare e personalizzata a trecentosessanta gradi dei pazienti oncologici. A breve partiranno anche nuovi percorsi, come quello del tumore alla vescica. Nel corso degli ultimi due anni inoltre è stato fatto un lavoro importante di integrazione che ha permesso di uniformare i percorsi per tutta l’AST PU”.
Per Vincenzo Catalano Direttore dell’Oncologia di Urbino: “I percorsi (PDTA) hanno come fulcro funzionale la gestione multidisciplinare delle problematiche diagnostico-terapeutiche, e costituiscono un formidabile mezzo per la risoluzione di sfide cliniche. Sono strumenti di governo clinico che permettono di delineare, rispetto a una patologia o a un problema clinico, il miglior percorso praticabile all’interno della propria organizzazione e della rete in cui essa è inserita. In AST PU la scelta di individuare due Process Owners (Oncologo dedicato alla patologia e chirurgo o professionista d’organo) come responsabili delle scelte cliniche relative a ciascun paziente e di dedicare un infermiere Case Manager all’interazione quotidiana con il paziente è una scelta risultata vincente”.
L’altro strumento importantissimo è quello della Presa in Carico (PIC) spiega il Direttore dell’Oncologia degli Ospedali di Pesaro e Fano dell’Ast Pu Rita Chiari: “uno straordinario scheletro organizzativo, attivo in Regione Marche fin dal 2013 (ma non presente in molte regioni italiane) grazie al quale, al paziente residente e che decida di curarsi nella sua regione, sia durante la fase dei trattamenti attivi, sia durante quella del follow-up (per il periodo di tempo previsto dalla linee guida internazionali per ciascuna patologia), vengono prenotati gratuitamente e nei tempi previsti tutti gli esami e le visite richieste dall’oncologo della nostra struttura. Uno sforzo organizzativo significativo che garantisce ogni mese circa 3.500 visite ambulatoriali e almeno altrettante prestazioni di diagnostica a queste correlate. Nelle UOC di Oncologia di Ast Pu i numeri sono emblematici dei miglioramenti sopra descritti e parlano da soli, come ad esempio i 1500 nuovi casi/anno in trattamento attivo nel 2024 per tutte le patologie neoplastiche (nel 2019 erano 1000), come pure i 50 pazienti che hanno potuto usufruire di farmaci altamente innovativi grazie ai protocolli sperimentali attivi”.
“Ho citato soltanto PDTA e PIC– conclude la Dr.ssa Rita Chiari – ma i risultati finora ottenuti sono il frutto di molti sforzi organizzativi sempre in evoluzione e miglioramento, che comprendono le strategie per la razionalizzazione della spesa farmaceutica (centralizzazione della preparazione dei farmaci antitumorali, drug days, arruolamento dei pazienti in sperimentazioni cliniche, utilizzo di farmaci innovativi forniti ad uso compassionevole). Certamente si può ancora migliorare e di molto, mantenendo un costante sforzo che solo la passione per la scienza e il progresso, lo studio continuo, la ricerca e la collaborazione con centri di eccellenza, uniti all’attenzione continua al “prendersi cura” del paziente e della sua famiglia possono garantire”.
“La sanità marchigiana è ricca di eccellenze che si stanno rafforzando sempre di più grazie all’impegno dei nostri professionisti – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Come Regione abbiamo rinnovato le grandi apparecchiature sanitarie per garantire ai cittadini le migliori cure e diagnosi più tempestive e precise: grazie a questo intervento siamo tra le prime regioni italiane per strumentazioni più innovative”.