Fano (PU) – Sei domande riguardo il futuro dell’Ambito Sociale 6 sono quelle che Matteo Giuliani di Bene Comune e Carlo De Marchi de L’Alveare porranno al sindaco Seri e all’assessore alla politiche sociali Marina Bargnesi in occasione della Prima Commissione Consiliare che si riunirà stasera per dibattere sul tema.
“L’assemblea cittadina opportunamente promossa dall’assessore Marina Bargnesi per dibattere sul futuro del nostro Ambito Sociale n. 6 – scrivono -, ha portato l’attenzione della città sulla nuova configurazione che dovrà assumere lo stesso Ambito. Dai vari incontri e dagli approfondimenti successivi, è emerso che, nella rifondazione dell’Ambito, si dovranno tener presenti i seguenti punti basilari: piena attivazione delle linee guida regionali per quanto riguarda gli organismi dell’ambito (Comitato dei sindaci, Coordinatore, Ufficio di Piano, Tavoli di Concertazione, Piano di Zona), mantenere la forma e la ‘regia’ pubblica, recuperare il ruolo fondamentale, politico e tecnico, del Comune di Fano quale ente capofila, favorire e sviluppare la sussidiarietà del terzo settore e promuovere ogni possibile partecipazione dei cittadini, enti, istituzioni”.
“Per realizzare una politica sociale d’Ambito moderna – precisano – occorre che tutti gli ‘attori sociali’ siano coinvolti in maniera sistematica strutturata, e non episodica o superficiale, nelle quattro fasi di produzione dei servizi di welfare: la pianificazione, la progettazione, l’erogazione e la valutazione”.
“In seguito a queste considerazioni – ecco ciò che chiederemo a sindaco e assessore di competenza: l’immediata costituzione di un tavolo di concertazione per la scelta e l’organizzazione del modello d’ambito, il conseguente affidamento al Coordinatore ‘pro-tempore’ dr. Mandolini dei compiti e delle funzioni necessarie esclusivamente a sanare le disfunzioni operative della passata gestione, l’individuazione di un’equipe tecnica di lavoro, l’assegnazione al dirigente dei servizi sociali dell’Ente capofila dei compiti amministrativi riguardanti l’Ambito, lasciando al Coordinatore il ruolo più proprio di sviluppo della partecipazione e della sussidiarietà per la costruzione del Piano di Zona, nonché la presenza nel nuovo ufficio paritetico con i Distretti dell’Area Vasta n.1 dell’ASUR stabilito dalla Regione per la pianificazione socio-sanitaria del territorio, di posticipare l’emanazione del bando per la scelta del nuovo Coordinatore e che il regolamento per i Servizi Sociali sia approvato a seguito di un percorso partecipato e condiviso con le forze politiche, il terzo settore, i sindacati e gli altri comuni dell’ambito, prima dell’approvazione del Consiglio Comunale di Fano”.