
Biancani (PD): “L’eventuale soppressione del Freccia Bianca sarebbe inaccettabile”
- 9 Febbraio 2022
Pesaro – Il Consigliere regionale di minoranza del Partito Democratico Andrea Biancani non ammette che sul territorio marchigiano vengano ridotti i collegamenti su rotaie da parte di Freccia Bianca. Biancani, sostiene che i collegamenti ferroviari vanno aumentati e non ridotti.
“Qualora la notizia fosse confermata siamo pronti a una manifestazione di protesta.”
“Preoccupato – sostiene Biancani – per la notizia della possibile soppressione del Freccia Bianca delle 7:16 per Roma, segnalata da alcuni cittadini, ho telefonato personalmente all’ufficio informazioni di Trenitalia per capire la situazione. Mi è stato riferito che attualmente le corse del periodo primaverile sono in riprogrammazione, ragione per cui molti treni non compaio sul sito. Questo vuol dire, secondo il servizio informazioni di Trenitalia, che ancora è presto per sapere se la tratta Ravenna-Roma, con fermata a Pesaro alle 7:16, sarà o meno soppressa. Se il treno fosse cancellato il territorio non starà a guardare subendo l’ennesima scelta che penalizza i nostri cittadini, lavoratori pendolari in primis. Annuncio sin da subito che chiederò a tutti gli enti coinvolti di non subire questa ulteriore ingiustizia proponendo di organizzare una manifestazione di protesta”.
“Dirò di più, – ribadisce Biancani – è già assurdo che il capoluogo di provincia e seconda città delle Marche, a cui fa riferimento l’intera provincia per i treni veloci, abbia solamente una Freccia Bianca che ci collega con Roma e che l’unica alternativa siano treni regionali oppure il Freccia Rossa verso Bologna che costa notevolmente di più. Mi auguro, oltre al mantenimento della linea, che non ci siano cambi di orario non concordati con gli Enti Locali. Già negli scorsi anni la corsa è stata posticipata di circa 15 minuti rendendola meno appetibile per molti viaggiatori, in quanto si arriva a Roma già in tarda mattinata; ulteriori postici rischierebbero di renderla inutile”.
“Quel treno per Roma – sostiene il consigliere regionale – è fondamentale per i nostri pendolari e in generale per i cittadini della provincia visto che si tratta del collegamento con la capitale, utilizzato quindi da imprenditori, liberi professionisti, amministratori, funzionari pubblici, e anche da chi deve prendere l’aereo per alcuni paesi esteri. Il treno è anche utilizzato da tante persone per raggiungere la nostra città e provincia. Un territorio come il nostro, che punta ad essere sempre più attrattivo dal punto di vista culturale e turistico e nel quale ci sono tantissime imprese importanti, ha bisogno di un collegamento forte con il resto d’Italia. Per questo in caso di soppressione o di un cambio penalizzante di orario, sono pronto a scendere in piazza con i cittadini e mi auguro che anche gli altri politici del territorio e le Istituzioni si schierino per questa battaglia”.
“In particolare lancio – conclude Andrea Biancani – un appello alla Regione, che è l’ente a più stretto contatto con Trenitalia, a far sentire la sua voce con forza. Purtroppo, infatti, questo non sarebbe il primo tentativo di penalizzare i marchigiani attuato dall’azienda. Pochi giorni fa, l’Assessore Castelli ha confermato che sarà rifinanziata la carta Tutto Treno, un abbonamento speciale che consente, con pochi euro di aumento, a chi ha un abbonamento per i treni regionali, di poter utilizzare anche i Freccia Bianca e Intercity per gli spostamenti nelle Marche. È una scelta che condivido, ma devo dire che questo servizio ormai è poco conveniente, da quando Trenitalia ha convertito alcuni dei Freccia Bianca della linea adriatica in Freccia Argento, escludendoli dalla Carta Tutto Treno. Io stesso, che sono pendolare da anni, non rinnoverò quell’abbonamento che ormai non mi garantisce nessun servizio in più rispetto a quello regionale. Muovendomi in treno da anni, posso dire che i collegamenti ferroviari regionali lungo la costa, negli ultimi anni sono migliorati notevolmente grazie all’acquisto di nuovi treni da parte della giunta precedente e una buona frequenza di corse regionali, mentre sui collegamenti extraregionali occorre pretendere di più da Trenitalia, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti con la costa tirrenica. La direzione in cui tutti gli amministratori e i politici dovrebbero lavorare è quella dell’aumento delle corse e dei servizi, che passa in primo luogo dalla difesa delle tratte esistenti”.