Fano (PU) – Una lettera al ministro Danilo Toninelli, con un doppio oggetto: la bretella Fano-Bellocchi e la linea ferroviaria Fano-Urbino. L’associazione Nuova Fano ha inviato al titolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una richiesta di intervento in merito a due questioni che Stefano Pollegioni &c. trattano ormai da novembre.
“Riteniamo ingiusto – scrivono lo stesso Pollegioni e Gianluca Rossi – che i cittadini debbano accollarsi le spese, sicuramente enormi, di possibili mancanze o sviste di altri e ci pare strano che questa amministrazione comunale voglia prendersi una tale responsabilità”. Il riferimento è alla bretella Fano-Bellocchi, attualmente sprovvista di spazi ciclopedonali a causa di un difetto originario del progetto (elaborato dalla precedente amministrazione), come più volte ripetuto dall’assessore Fanesi.
“Siamo rimasti meravigliati – proseguono Pollegioni e Rossi – sia dalle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Fanesi,che ammetteva di non aver previsto il percorso ciclo pedonale lungo il tratto della bretella stradale, sia del fatto di essersi accorti tardi della mancanza dell’attraversamento pedonale . Non fare una variante in corso d’opera, ci porta a pensare che la fretta di una nuova inaugurazione, da campagna elettorale, fosse più importante. Abbiamo più volte ribadito che l’assessore avrebbe potuto cambiare le cose con una variante in corso d’opera e tutto a spese della società autostrade ma Fanesi dichiara invece che per rimettere mano ai lavori attende di prendere in carico da ASPI tutta la bretella e fare le modifiche secondo normativa. Secondo noi si poteva evitare perché prendere in carico come Comune la bretella, significherebbe riaprire i cantieri totalmente a spese dei cittadini fanesi”. Richiesta d’intervento infine anche per la tratta ferroviaria Fano-Urbino, “tagliata di netto per far passare la strada sopraelevata. Dai documenti – conclude Nuova Fano – si evince che ci sono dei vincoli che il comune avrebbe dovuto rispettare in relazione alla possibile riapertura all’esercizio ferroviario”.