Fano (PU) – Un fondo speciale da 50.000 euro per ridurre la quota del conguaglio, lo spostamento della scadenza al 30 maggio e la possibilità di rateizzare la bolletta in 6 mesi. Sono le soluzioni messe in campo dal sindaco Massimo Seri, che si è avvalso di poteri speciali (articolo 5 del contratto quadro tra Comune e Aset) per cercare di rimediare al caro bollette acqua che ha colpito i nuclei famigliari di 1 e 2 persone. “Sicuramente l’Aset ha commesso un errore – ha spiegato il primo cittadino – nel non valutare con la giusta attenzione l’impatto sociale che queste bollette avrebbero avuto sull’utenza. Però ci tengo a sottolineare che Aset è una società seria che sta operando molto bene, se tutti la vogliono ci sarà pure un motivo”. Poi il sindaco entra nel vivo della questione.
“L’elemento vero è che l’Autorità (Arera, ndr) ha imposto il conguaglio della bolletta ed Aset si è dovuta limitare ad eseguire. Il fatto che il conguaglio sia stato inserito ora e non fra due mesi, come magari qualche altra amministrazione farà (il riferimento è alle elezioni, ndr), è una questione di serietà perché più si sposta in avanti il conguaglio e più l’utente pagherà”.
Seri ha poi aggiunto che a fronte di chi si è ritrovato bollette più care (i nuclei da 1 o 2 persone) ci sono tante altre persone che invece hanno avuto sgravi. “Ecco perché i casi vanno valutati con molta attenzione – ha spiegato il sindaco – e comunque ho deciso di intervenire chiedendo ad Aset di creare un fondo da 50.000 euro per andare incontro a chi si troverà in difficoltà, in base al proprio Isee, e potrà contare così su un contributo variabile fino a 100 euro. In più abbiamo dato la possibilità di rateizzare la bolletta in 6 rate e di posticipare la reale scadenza al 30 maggio”. Infine un chiarimento nei confronti di chi ha parlato di bollette care anche per l’inserimento degli investimenti dovuti alla fusione.
“Gli investimenti per legge devono essere ammortizzati con le bollette – ha concluso Seri – ma parliamo di circa il 3,5% annuale. Significa che su un totale di 400 euro annui, l’incidenza è di soli 14 euro”.