Fano (PU) – Un esempio di applicazione concreta del concetto di welfare di comunità. Può essere definita così la scelta dei Servizi Educativi e dei Servizi Sociali che hanno voluto definire congiuntamente, con l’approvazione della relativa delibera in giunta, i criteri con cui destinare gli oltre 145 mila euro provenienti dal Fondo del Ministero per le Politiche della Famiglia, a favore di tutti gli organizzatori di attività ludico e ricreative nel corso del periodo estivo. Circa 84 mila euro sono stati erogati ai Servizi Educativi, mentre i quasi 42 mila euro sono stati concessi all’Assessorato al Welfare di Comunità. Sono 3 le strutture che hanno ospitato i centri estivi comunali: il centro Gas di via Campania curato dall’Assessorato al Welfare, la scuola dell’infanzia “Gallizi” e il nido “Il Grillo” organizzati dai Servizi Educativi.
Nella ripartizione sono stati considerati anche i gestori privati con una cifra pari a 20 mila euro: in questo caso, a fronte di un unico centro estivo, il massimo rimborso attribuibile sarà pari a 1.000 euro, mentre in presenza di due o più centri estivi è di 2 mila euro. Nelle prossime settimane verrà pubblicato, dalla dirigente dei Servizi Sociali, l’avviso rivolto ai gestori dei centri estivi privati che potranno presentare domanda, a cui va allegata la documentazione che attesti lo svolgimento delle attività estive in sedi fisse insieme al numero dei partecipanti, per ricevere il contributo attribuibile. Saranno soddisfatte le domande pervenute via Pec in base all’ordine di presentazione fino al limite delle risorse disponibili pari a 20 mila euro.
A far la differenza è stata la volontà di sostenere un intero settore che, visti gli stringenti protocolli anti covid, ha dovuto far fronte a spese ingenti per offrire un servizio adeguato alla collettività. Ed è proprio su questo punto che l’assessore al Welfare di Comunità Dimitri Tinti ribatte: “Essendo evidenti le criticità organizzative connesse all’emergenza pandemica, abbiamo definito procedimenti amministrativi univoci e protocolli sanitari condivisi anche con il distretto sanitario, con lo scopo di garantire un’offerta ludico-ricreativa variegata, di qualità e il più possibile sicura. Il gioco di squadra tra Servizi Educativi e Servizi Sociali ha prodotto una declinazione efficace del welfare di comunità, attraverso cui tutti i soggetti coinvolti, sia privati sia pubblici, hanno stretto un patto per il benessere comune. Questa sinergia ha il merito di elevare gli standard legati alla qualità della vita nella nostra città, mettendo al centro la rilevanza per le famiglie della socialità”.
L’assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin evidenzia: “Attraverso l’implementazione dei centri estivi 06 anni abbiamo voluto riaffermare che le bambine e i bambini hanno il diritto oltre che il bisogno di ritrovare spazi di socialità e di crescita educativa sicuri e protetti, capaci di fornire le cure e gli stimoli necessari e di essere pienamente fruibili soprattutto per i soggetti più fragili sotto il profilo socio-economico. Il nostro impegno, con la preziosa collaborazione di tutto il mondo educativo sia pubblico sia privato del nostro territorio, è stato ed è quello di rendere questo percorso inclusivo ed efficace ai fini di una nuova fase che veda l’infanzia e l’adolescenza al centro dell’iniziativa politica e amministrativa”.