Fano (PU) – “Sono stati preservati i parcheggi!” Sono queste le parole usate dal nuovo assessore ai lavori pubblici Gianluca Ilari per descrivere il progetto ormai esecutivo su Via Dante Alighieri in un intervista.
“Non è possibile che nonostante l’incremento delle temperature, per cui ogni anno raggiungiamo un nuovo record, a Fano vengano “preservati” i parcheggi”.
Sostiene infatti la Presidente del Circolo Legambiente Fano, Pamela Canistro: “Una politica che miri ad essere quanto più lungimirante possibile, come minimo raddoppia la quantità di specie arboree presenti nel centro cittadino. I principali effetti dell’aumento delle temperature sono la diminuzione della disponibilità idrica e della resa delle colture, i crescenti rischi di siccità e perdita di biodiversità, gli incendi boschivi e le ondate di calore. Nelle Marche, sono già presenti situazioni di crisi idrica in alcune aree, nella nostra provincia il rischio è davvero elevato e questo è solo uno dei problemi. Infatti senza alberi aumentano le temperature e peggiora la qualità dell’aria come dimostrano svariati studi su questo tema, infine peggiora la qualità della vita della popolazione, recentemente alcuni studi stanno dimostrato che nei quartieri dove è presente più verde le persone si ammala meno di malattie respiratorie e cardiovascolari. Bisogna mettersi nell’ottica che va preservata la natura, la biodiversità e non i parcheggi, che va favorita la mobilità dolce, magari incrementando i trasporti pubblici e non creare altro spazio per le automobili. Ci auspichiamo inoltre che le 7 specie arboree che verranno tolte vengano piantate nella stessa zona, per non perdere quelli che sono i servizi ecosistemici (infatti riducono le temperature, migliorano la qualità dell’aria, migliorano la qualità della vita dei cittadini, etc.) che queste specie danno alla nostra città in specifiche aree”.
Aggiunge Paola Bartoletti, vicepresidente del Circolo Legambiente Fano: “Il nuovo progetto prevede una ridistribuzione degli spazi del piano stradale, che darà soddisfazione, forse, soltanto ai commercianti. Il parcheggio in linea posto tra il marciapiede e la pista ciclabile è senza dubbio pericoloso sia per i ciclisti, che vedrebbero lo spazio a loro riservato costantemente occupato da furgoni e auto, che per gli alberi presenti lungo il viale. Una soluzione che potrebbe essere attuata in corso d’opera è l’inversione degli spazi: marciapiede + pista ciclabile rialzata + parcheggi + carreggiata, in questo modo gli spazi pensati sarebbero confermati, la pista ciclabile non verrebbe ridotta, gli alberi sarebbero risparmiati e gli automobilisti avrebbero i loro parcheggi. Quindi usare la linea degli alberi come confine tra la zona destinata alla viabilità dolce (bici e piedi) e la zona riservata alle auto. Non dimentichiamoci che sarebbero da preferire ed incentivare i parcheggi scambiatori nei punti di accesso alla città, dove il pilota può lasciare l’auto e prendere bici, monopattino o bus per raggiungere la propria meta, ovviamente questi parcheggi dovrebbero essere dotati di zone coperte riservate alle bici di proprietà, in questo modo si aiuterebbe non solo l’ambiente ma anche sé stessi facendo giornalmente attività fisica”.