Fano (PU) – Sanità, salta la votazione sulla variante urbanistica per la clinica privata a Chiaruccia. Durante il consiglio comunale di ieri sera, la tanto attesa delibera su Chiaruccia è stata ritirata. La motivazione data dall’assessore Marco Paolini (a cui è spettato il compito di riferire in consiglio comunale) è stata l’assenza del sindaco Massimo Seri e della consigliera Barbara Brunori, impossibilitati a raggiungere l’assise perché a casa influenzati.
Immediata l’esultanza del centrodestra che su tutta la vicenda si esprime così: “Quello che mancava in realtà – scrivono Lucia Tarsi Stefano Mirisola, Davide Delvecchio, Marianna Magrini, Gianluca Ilari e Luca Serfilippi – erano i voti per farla passare. Questo avrebbe messo in gioco tutta la partita sulla clinica privata, portata avanti da anni dal Pd regionale e dal sindaco Massimo Seri. Questa è la prova che tutte le nostre considerazioni sono fondate e condivise da alcuni membri della maggioranza, che avrebbero votato contrariamente a questa delibera. Comprendiamo le motivazioni che hanno spinto alcuni consiglieri di maggioranza a non piegarsi alle volontà della dittatura del Pd regionale, a riconoscere che questa è una battaglia etica e di valore e che la costruzione della clinica privata rischierebbe di mettere in ginocchio definitivamente la sanità pubblica del territorio”.
Affidata ai social prima e ad un comunicato poi la soddisfazione del M5S: “Per la terza volta salta la delibera sulla variante per la clinica privata a Chiaruccia. Se continua così – scrive Marta Ruggeri – , con le elezioni amministrative di maggio, la sostituzione dei servizi sanitari pubblici con quelli privati sarà solo un brutto ricordo. Per non far bocciare la delibera, la maggioranza è ricorsa all’ennesimo escamotage. Causa il ripensamento di tre consiglieri di maggioranza a cui plaudiamo per l’onesta intellettuale finalmente dimostrata (Serra, Luzi e Severi) e l’assenza giustificata per malattia del sindaco e della consigliera Brunori, la maggioranza ha optato per il ritiro della delibera (il rinvio si sarebbe dovuto votare e alla maggioranza non sarebbero bastati i voti per farlo passare). A questo punto la giunta si ritrova nella ridicola, imbarazzante e spiacevole situazione di dover riportare per la quarta volta in consiglio l’atto, con un esito non scontato, e ciò avverrà non prima del 22 gennaio”.
Anche l’ordine del giorno, relativo alla contrarietà della maggioranza al decreto sicurezza, è stato ritirato, a causa della mancanza della firmataria Brunori e del sindaco Massimo Seri.