Fano (PU) – “Lasciare perdere la pista in cemento e fare chiarezza sulla gestione della società Fanum Fortunae”. Lo chiede la presidente del Comitato Bartolagi Anna Tonelli che poi spiega: “Non sono bastate a indurre a riflessioni più approfondite e ragionate le perdite dell’ultimo esercizio apparse su tutta la stampa, talmente gravi da indurre la Fanum Fortunae a rimuovere dalla sua carica l’amministratore unico Santorelli per evitare il fallimento e la svendita dell’aeroporto. Ci chiediamo a cosa sono serviti i miliardi di lire spese nel tempo, a partire dall’amministrazione Carnaroli, per palazzine e torre di controllo, due hangar più un terzo per l’Aeroclub, nuova recinzione e altro ancora, sempre con la giustificazione dello ‘sviluppo possibile’. Erano soldi dei fanesi e i fanesi non ne hanno avuto alcun ritorno. Ci chiediamo cosa c’è dietro la miserevole battaglia fra la vecchia amministrazione di Ferri, dimessosi, e l’amministrazione di Santorelli, dimissionato. Chi ripianerà i ‘circa 600 mila euro che mancherebbero all’appello dei revisori contabili?’ Si andrà ad una nuova ricapitalizzazione che uscirà ancora una volta dalle tasche dei cittadini fanesi dato che il Comune è socio della Fanum Fortunae?”. A questo punto Anna Tonelli chiede trasparenza. “Noi crediamo che i cittadini fanesi debbano sapere chiaramente quali interessi si muovono nell’area dell’aeroporto cosi come in quella del Campo d’aviazione, concessa alle associazioni venatorie in maniera autoritaria e ingiustificata. Non può tranquillizzarci che il sindaco vada ad incontrare il viceministro Nencini per rappresentare la situazione dell’aeroporto di Fano e ‘tutte le sue potenzialità per incentivare le attività economiche dirette e dell’indotto’, prospettive che non poggiano su alcuno studio serio di comparazione costi e ricavi; non ci rassicura quando afferma di avere comunque la realizzazione del parco urbano come priorità. E’ assolutamente necessario che si faccia chiarezza e si cominci col convocare la Commissione di Garanzia e Controllo, in seduta pubblica, perché i fanesi sappiano chiaramente. I bisogni di Fano sono tanti e ben altri, le polemiche in questo senso le leggiamo tutti i giorni; la pista in cemento crediamo che in questo momento debba essere l’ultimo pensiero del sindaco”.