Fano (PU) – Domenica 21 luglio, la XXXII edizione di Fano Jazz By The Sea entra nel vivo con il primo dei sei concerti ospitati sul Main Stage della Rocca Malatestiana (ore 21.30; biglietti 30 euro, ridotto 27 euro). Ne saranno protagonisti il formidabile bassista di origine africana Richard Bona, beniamino del pubblico del Festival, e il prodigioso pianista cubano Alfredo Rodriguez, coadiuvati dal batterista Michael Olivera: un concerto che si preannuncia nel segno di una brillante fusione di suoni e ritmi e di un messaggio di dialogo tra culture solo apparentemente lontane fra loro.
Il programma della giornata comprende anche due appuntamenti al Jazz Village: l’esibizione sullo Young Stage del gruppo del sassofonista marchigiano Massimo Valentini (ore 19.45) e la performance dei Dervisci per Cosmic Journey (ore 23).
Alfredo Rodriguez e Richard Bona si sono conosciuti grazie al loro mentore comune, Quincy Jones. Dopo anni di amicizia, il duo è entrato in studio per lavorare insieme all’album di Rodriguez, Tocororo, prodotto dallo stesso Quincy Jones, realizzando due brani, “Raíces” (“Radici”) e “Ay, Mamá Inés”, che mostrano come i loro background musicali unici possano unirsi in modo coeso. Dopo aver incontrato Quincy Jones al Montreux Jazz Festival nel 2006, Alfredo lasciò Cuba e la sua famiglia per emigrare negli Stati Uniti per perseguire il suo sogno. Alfredo è stato istruito nei rigorosi conservatori classici dell’Avana: la sua arte ha preso tanto da Bach e Stravinsky quanto dalle sue radici afrocubane e dal jazz. Negli ultimi dieci anni, Alfredo è passato dall’essere un giovane artista cubano locale a un candidato ai Grammy Awards riconosciuto a livello globale.
Originario di un piccolo paese del Camerun, Richard Bona è stato affascinato fin da giovane dal grande bassista americano Jaco Pastorius. Anni dopo, Bona sarebbe diventato, a sua volta, uno dei più acclamati bassisti al mondo e ha dedicato la sua carriera, oggi ormai trentennale, alla promozione della pace e dell’unità dei popoli attraverso la sua musica.
Massimo Valentini, sassofonista e compositore, è considerato tra i musicisti più interessanti della scena musicale di oggi, tanto da essere apprezzato da molti artisti internazionali per la sua versatilità, suono ed espressività con influenze stilistiche che abbracciano diversi generi musicali, rock, world music, blues, jazz, fusion, avantgarde e musica classica. Nato e cresciuto in Italia, ha viaggiato e vissuto in Brasile, Argentina, Ungheria, Romania, assorbendo il folklore di questi paesi e ampliando il contributo alla scena musicale del nuovo millennio.
I Dervisci nascono da una visione comune tra le menti di Andrea Calella (synth e drum machine) e Tommaso Bonuso (mixer e turntables): mossi da una profonda esigenza di espressione sonora e psichica, i due artisti salentini percorrono un intimo sentiero sonoro personale e liberatorio tracciato dalla pura sperimentazione. Un trasporto di energia spirituale e onirica, a tratti eterea, che mira a riassorbire e godere la musica e il suono per quello che realmente è, nella sua più autentica purezza, distaccato dalle logiche di mercato, dalle dinamiche commerciali e dalle mode e tendenze contemporanee.