Fano (PU) – “Noi abbiamo sempre ritenuto che i consigli di quartiere siano una cosa molto seria, necessaria per Fano, importante per mantenere accesa la fiamma della partecipazione popolare, che a Fano arde viva, fondamentale per migliorare il coinvolgimento democratico della città. Questo non sembra averlo capito l’attuale governo della città che invece come unico scopo quello di annunciare la realizzazione di progetti entro i 100 giorni, anche se privi dei fondamenti necessari per essere utili per la città: e fatti così, i Consigli di quartiere, servono veramente a poco”. A ribadirlo è l’esponente di Noi Civiche Fano Mirco Pagnetti.
“In questi anni – evidenzia Pagnetti – la città è cresciuta molto dal punto di vista della partecipazione popolare, grazie alla nascita di associazioni presenti in modo capillare in molti quartieri, che sono state capaci di muovere attività socio culturali di grande valore per una comunità come la nostra, ed a singoli cittadini che esprimono giornalmente la loro volontà di contribuire alla crescita della città. Ciò di cui la città ha bisogno è motivare tali processi, come si è fatto fino ad oggi, non sostituirli con altri inutili. C’è bisogno di dire grazie a chi ha voglia di spendersi, non di sorrisi e pacche sulla spalla che nascondono il voler demolire quanto la città ha costruito”.
“Questo tipo di progetti necessitano – sottolinea ancora l’esponente di Noi Civiche Fano – di libertà di pensiero, di motivare la passione che nasce dentro i cittadini, la voglia di costruire un futuro necessario per la città partendo da basso, dalle persone, dalla città che lavora. Tutto questo rischia di essere vanificato se realizzato al contrario con una mentalità che vuole circoscrivere il potere decisionale ad un nucleo fidato di persone: assistiamo di fatto all’inizio di un governo autoritaristico, illiberale, che nulla c’entra con processi democratici liberali come deve essere la partecipazione popolare”.
“Noi crediamo – afferma ancora Pagnetti – che questo non sia ciò che serve alla città. Leggiamo che il 75% dei consiglieri di quartiere sarà deciso dal consiglio comunale, quindi dal governo di centrodestra; per noi sbagliatissimo!! Deve scegliere la città in modo serio e democratico, così da valorizzare chi veramente è ritenuto all’altezza di tali ruoli. Secondo noi sono tante le persone che in questi anni si sono spese per i quartieri, di ogni parte politica: un danno irreversibile non riconoscere questo valore proprio della nostra città. Leggiamo che le associazioni presenti ed operanti nei vari quartieri, hanno diritto di partecipare agli incontri ma non di votare. Altro errore grossolano!! Queste entità hanno dimostrato di avere una forza unica, di essere un patrimonio unico che la nostra città ha il privilegio di avere: Vanno valorizzate non accantonate!!”
“Leggiamo – si delinea ancora – che il 5% dei consiglieri di quartiere sarà deciso per sorteggio, come alla lotteria!! Sinceramente non ci sembra un modo serio di creare un ente che ha il compito di operare in un ambito così importante per Fano ed i suoi cittadini. Leggiamo che la città viene suddivisa in 10 quartieri, senza uno studio vero delle diverse necessità sociali, culturali, sportive, demografiche, che ha ogni singola zona della città e senza una minima considerazione degli studi fatti dall’università di Urbino ormai anni fa: non ci sembra veramente un modo corretto e serio per far crescere la città”.
“Continuano – conclude Mirco Pagnetti – a dirci: noi in 100 giorni abbiamo fatto ciò che Seri non è riuscito in anni!! Noi speriamo che i prossimi 100 giorni non dobbiamo passarli a raccontare i danni causati da queste scelte”.