Fano (PU) – Cercare di contrastare il fenomeno dell’immigrazione incontrollata e dare il proprio contributo ad una problematica in costante crescita in questo periodo storico. Il Comune di Fano (nello specifico l’assessorato ai Servizi Sociali) e il Comune di Mondavio uniscono le forze e aprono le proprie porte a 32 minori non accompagnati, 20 dei quali richiedenti asilo, nell’ambito di un progetto ministeriale finalizzato alla seconda accoglienza di minori che giungono sul territorio nazionale a seguito di sbarchi/arrivi e chi si trovano privi di assistenza e rappresentanza legale.
Nel 2016 le due amministrazioni hanno partecipato al bando Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) e il progetto presentato da un’Ati (Associazione Temporanea d’Impresa) composta dalla Coop. Labirinto e da Irs L’Aurora è risultato essere il secondo in graduatoria a livello nazionale .
Tradotto in pratica, 32 stranieri (di 4 potrebbero essere anche portatori di disabilità) di età compresa tra i 16 e 18 anni presto saranno accolti in due comunità, una in frazione Valdiveltrica di Mondavio, l’altra in località Belgatto di Fano. Essendo il progetto di seconda accoglienza, i ragazzi (tutti maschi) che arriveranno provengono già da situazioni analoghe e sono quindi pronti per una reale integrazione sul territorio. Il bando prevede anche che al compimento del 18esimo d’età i ragazzi possano restare nella comunità che li ospita per altri 6 mesi ed essere così accompagnati nei percorsi d’orientamento al lavoro o magari per trovare casa.
La cosa importante è che questa operazione non costerà nulla alle casse del Comune, anzi, l’amministrazione (così come quella di Mondavio) per aver partecipato e vinto beneficerà di una quota di riserva pari a 8, vale a dire che dei 16 ragazzi destinati a finire nella comunità di Belgatto, 8 già si trovano nel territorio comunale ed attualmente fanno parte dei 64 migranti totali ospitati tra Roncosambaccio, Magliano e Ponte Sasso.
Il progetto, che ha una validità biennale, ha un finanziamento complessivo di oltre 1 milione e 350 mila euro di cui 1,2 milioni destinati a finanziare tutte le attività di accoglienza e integrazione nel territorio offerte ai ragazzi ospitati, compresa la retta di ospitalità, soldi messi a disposizioni totalmente dal Ministero e dall’Europa. Il Comune di Fano dal canto suo mette a disposizione due dipendenti del settore amministrativo e un assistente sociale che collaboreranno con l’equipe della Coop. Labirinto e di Irs L’Aurora.
Già oggi due ragazzi varcheranno la soglia della struttura di Belgatto, altri 12 arriveranno presumibilmente la prossima settimana (ragazzi già in Italia in centri di prima accoglienza di Lecce, Bari e Firenze), gli altri arriveranno nei prossimi mesi.
La responsabile delle due strutture è la dottoressa Laura Bragagna, mentre i partner istituzionali sono Asur Marche, Area Vasta 1, Questura, Prefettura, Regione Marche, UniUrb e il Polo scolastico 3 di Fano.
Da evidenziare il fatto che, numeri alla mano, il fenomeno dell’immigrazione è assolutamente sotto controllo a Fano. Come detto in precedenza, infatti, 64 sono gli stranieri (compresi i richiedenti asilo) ospiti nelle strutture della città a fronte dei circa 250 che spetterebbero in base agli accordi tra Ministero, Prefettura ed Anci.