Fano (PU) – Durante le giornate del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, sulle pietre dell’antico teatro greco di Akrai (SR), sono andate in scena Eumenidi: tragedie di ieri e di oggi, lo spettacolo teatrale realizzato dagli studenti dell’indirizzo di scenografia. Questo lavoro, ispirato alla tragedia di Eschilo, ha permesso agli alunni, guidati dai proff. Giorgio Cassoni e Mariella Principi, di indagare con diversi linguaggi il tema dell’abisso personale e collettivo, e farne occasione di riflessione e di educazione alla convivenza civile.
Bravissime le alunne che, vestiti gli abiti (oltre che disegnati e realizzati) delle furiose Erinni, hanno interpretato il mondo oscuro degli istinti. Autorevole la saggia Atena che le ha portate nello spazio del logos, del dialogo e attraverso l’accoglienza e la forza delle argomentazioni le ha trasformate nelle benevoli Eumenidi, risparmiando violenze ed orrori sulla città. Campeggiano sulla scena ben interpretato Oreste, l’eroe tragico, il dio Apollo che lo protegge, il fantasma della tormentata Clitemnestra. Interessante questo testo anche per la doppia ambientazione, non comune nella tragedia greca (Delfi e Atene), che ha ulteriormente stimolato negli alunni la ricerca di una soluzione scenografica. La realizzazione ha comportato un lungo lavoro, iniziato nel mese di novembre con lo studio del testo letterario, proseguito nelle ore di laboratorio per la ricerca, la progettazione e la realizzazione della scenografia, e conclusosi a maggio dopo impegnative prove di messa in scena pomeridiana.
Ringraziamo le docenti Possati e Menghinello e le classi quarte del Liceo classico che, nell’ambito dell’attività laboratoriale Dialogo con i classici, hanno tradotto la parte iniziale del testo, collaborazione che ha conferito al progetto un indubbio valore interdisciplinare. Per la restante parte, la traduzione utilizzata è stata tratta dall’Orestiade di P. Pasolini che meglio di altre si presta per la messa in scena e per una riflessione storico-politica sulla società contemporanea. Ringraziamo gli alunni che, con impegno e dedizione, hanno realizzato lo spettacolo.