Fano (PU) – Sanità e famiglia. Verte soprattutto su questi due punti la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle che ieri hanno presentato ufficialmente i candidati per il collegio di Fano per le prossime elezioni politiche: Maurizio Cattoi per l’uninominale della Camera e Donatella Agostinelli per quello del Senato, Roberto Rossini per il plurinominale della Camera e Rossella Accoto per il Senato.
Il programma di Rossella Accoto propone un aumento delle risorse per la Sanità Pubblica e una riduzione sostanziale delle liste d’attesa. “Dal 2012 ad oggi – ha detto Accoto nel suo intervento – la sanità pubblica italiana ha visto tagli per oltre 25 miliardi di euro rispetto al fabbisogno. Il M5S propone di tornare a superare il 6,5% del PIL in spesa sanitaria pubblica, aumentare gli investimenti in prevenzione e investire sul personale assumendo 10 mila persone (oggi siamo sanzionati dalla Unione Europea per carenza di personale), non dimentichiamo che l’Italia ha il 50% dei medici sopra i 55 anni. Occorre aumentare il personale infermieristico, il rapporto tra infermieri e abitanti è di 6,1 ogni 1000 abitanti contro una media di 8,4 nell’U.E.”
“La verità – incalza Accoto – è che l’unica forza politica che da sempre è coerente contro lo smantellamento della sanità pubblica nella nostra città e nella nostra provincia è il Movimento 5 Stelle. I sindaci 5 Stelle della provincia e tutti i gruppi 5 Stelle all’opposizione hanno aderito al patto di Piagge per dire no all’ospedale unico e sì alla sanità modello policentrico,ovvero omogenea in tutto il territorio con il mantenimento degli ospedali di Fano e Pesaro e delripristino di quelli chiusi di Cagli, Sassocorvaro, Fossombrone”.
Accoto ha poi ricordato anche le 12 mozioni presentate dal 2014 ad oggi per salvare il Santa Croce, tutte bocciate e ha affermato che il costo del programma salute grillino è di 12,5 miliardi nell’intera legislatura.
Ha parlato di famiglia invece Roberto Rossini, il cui programma prevede investimenti per 17 miliardi in difesa dei nuclei con bambini.
“Tutti in questa campagna elettorale parlano di aiuti alle famiglie – ha detto Rossini -, ma in questi anni in cui potevano fare qualcosa di concreto perché al Governo del Paese, non hanno in realtà fatto nulla. L’Italia è il fanalino di coda per tasso di natalità in Europa, anche Fano stessa, per questo il Movimento ha studiato il suo modello di welfare per poi applicarlo anche nel nostro Paese. Intendiamo aiutare le famiglie con un modello di welfare familiare serio: rimborsi per asili nido, pannolini e baby sitter. Sostenere le imprese che attuano le politiche di familyfriendly, aumentare la spesa per il walfare familiare in rapporto al PIL portandola dall’attuale 1,5% al 2,5% eguagliando cosi il livello francese, introduzione dell’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di prodotti neonatali e per l’infanzia, introduzione dell’Iva agevolata anche per prodotti, dispositivi e protesi per la tutela della terza età, introdurre misure che tutelano le donne lavoratrici,iInnalzamento dell’importo detraibile per l’assunzione di colf e badanti, innalzamento dell’indennità di congedo parentale dal 30% della retribuzione all’80% e innalzamento dell’indennità di maternità dall’80 al 100%”.
“Tutta questa manovra – ha concluso Rossini – in una legislatura ha il costo di 17 miliardi e si ottiene inglobando i 2,5 miliardi annui del reddito di inclusione (sostituito dal reddito di cittadinanza) e dall’altra parte con un mix di spendingreview ed eventuale deficit”.