Roma – Daria Trepova, una ventiseienne russa residente a San Pietroburgo, è stata arrestata in relazione all’attentato nel quale è stato ucciso ieri il blogger Vladlen Tatarsky, all’anagrafe Maksim Fomin, sostenitore dell’offensiva militare della Russia in Ucraina. La notizia è stata diffusa da Interfax e da altre agenzie di stampa moscovite.
Secondo il Comitato investigativo russo, un ente statale preposto alle inchieste penali di maggiore rilievo, l’attentato è considerato “un omicidio di alto profilo”.
Originario della regione del Donbass, nell’est ucraino dove si sono concentrati i combattimenti tra le forze di Kiev e quelle di Mosca, Tatarsky era noto per le corrispondenze dal fronte, gli appelli a intensificare l’offensiva e a volte anche le denunce delle inefficienze dei comandi militari o le scelte del Cremlino.
L’uomo, che aveva 41 anni, è stato ucciso da un’esplosione che si è verificata mentre partecipava a un incontro pubblico in un bar di San Pietroburgo. Secondo fonti concordanti, la deflagrazione è avvenuta dopo che a Tatarsky era stata consegnata una statuetta come premio per il suo lavoro di blogger. Il locale è di proprietà di Evghenij Prigozhin, il capo del gruppo russo di contractor Wagner.