Roma – Vasta operazione della Direzione Investigativa Antimafia tra Roma e provincia, a Reggio Calabria e in Calabria per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare del gip di Roma su richiesta della Dda capitolina nei confronti di 43 persone. Per alcuni l’accusa è di far parte di una locale di ‘ndrangheta, radicata nella capitale e finalizzata ad acquisire la gestione e il controllo di attività economiche in diversi settori come quello ittico, quello della panificazione, della la pasticceria, e del ritiro delle pelli e degli olii esausti. In corso anche perquisizioni, sequestri e l’esecuzione di misure cautelari disposte dal Gip su richiesta della Dda reggina.
L’organizzazione, secondo la ricostruzione degli inquirenti, faceva poi sistematicamente ricorso ad intestazioni fittizie al fine di schermare la reale titolarità delle attività. Inoltre, secondo quanto emerso dalle indagini sviluppate dal Centro operativo Dia di Roma – denominate ‘Propaggine’ – l’organizzazione si proponeva anche il fine di commettere delitti contro il patrimonio, contro la vita e l’incolumità individuale e in materia di armi, affermando il controllo egemonico delle attività economiche sul territorio, realizzato anche attraverso accordi con organizzazioni criminose omologhe. A Reggio Calabria le misure sono state emesse all’esito del coordinamento investigativo con la Direzione distrettuale antimafia di Roma.
“Grazie alla Dia e alla Dda di Roma per la più importante operazione mai fatta nella Capitale contro la ‘ndrangheta. Le mafie sono un pericolo per la democrazia. Insieme possiamo combatterle”. Lo scrive su twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Dal pesce alla pasticceria l’agroalimentare è diventato un settore prioritario di investimento della malavita con un business criminale che ha superato i 24,5 miliardi di euro“. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’operazione. “La criminalità comprende la strategicità del settore in tempo di crisi economica perché- continua la Coldiretti- consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone”.
Non solo “si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta”, ma “compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy“. Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione “le agromafie impongono l’utilizzo di specifiche ditte di trasporti, o la vendita di determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della mancanza di liquidità, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali”.
“Un ringraziamento alla Dia e alla Dda di Roma per l’imponente operazione condotta oggi. Un duro colpo per la ‘ndrangheta e per la criminalità organizzata che da tempo punta a infiltrare anche la Capitale. Il quadro che l’inchiesta sta facendo emergere è estremamente inquietante e dimostra come l’impegno nella lotta contro tutte le mafie debba essere incessante e implacabile”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
“Un pesante colpo alla criminalità organizzata oggi a Roma. Sgominata la prima ‘ndrina dentro la capitale dedita ad attività mafiose, che mirava al controllo di attività economiche in vari settori. Grazie alla Dia e Dda di Roma. Avanti così, contro le mafie, per la giustizia”. Lo scrive su twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.