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Roma – Una neonata che muore poco dopo il parto, e tre giorni dopo, il suicidio di uno dei medici coinvolti. Ora ciò che è successo all’ospedale di Desenzano del Garda è al vaglio della magistratura. Sotto esame ci sarebbero alcune tecniche adottate dall’equipe di medici, tra cui l’uso della ventosa. Dopo il parto, la bambina è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Civile di Brescia, ma qui il suo cuore ha smesso di battere. I genitori, originari dell’Est Europa, hanno presentato una denuncia ipotizzando un tragico errore in sala parto. Sono dieci, tra medici e personale sanitario, gli indagati.
Il 3 febbraio, però, tre giorni dopo l’accaduto, uno dei ginecologi presenti in sala – anche lui denunciato – si è suicidato. Il medico aveva 39 anni e viveva nel bresciano, scrive il Corriere della Sera. Si è lanciato nel vuoto da un ponte a Cles, in Trentino. Non ha lasciato messaggi.
Gli inquirenti ora hanno il compito di ricostruire l’eventuale nesso tra le due tragedie. I carabinieri del Nas hanno già sequestrato le cartelle cliniche, mentre la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo. Oggi è stata eseguita l’autopsia sulla neonata.