Roma – Sarà un’eclissi lunare totale davvero speciale quella in arrivo la notte tra il 15 e il 16 maggio. La Luna piena, oltre ad assumere la colorazione rossastra tipica dell’eclissi, sarà anche prossima al perigeo (il punto più vicino alla Terra della sua orbita), apparendo più vicina e luminosa, regalandoci un fenomeno popolarmente chiamato ‘Superluna di Sangue’. L’eclissi lunare sarà visibile dall’Italia, anche se parzialmente. Sarà possibile seguire l’evento anche in streaming gratuito grazie alla diretta del Virtual Telescope.
L’eclissi lunare inizierà alle 03:38 (ora italiana) del 16 maggio, quando la Luna entrerà nel cono d’ombra della Terra. Raggiungerà il culmine, cioè il momento di massimo oscuramento, alle 06:11. La totalità durerà circa 40 minuti. La Luna proseguirà, quindi, la sua orbita, uscendo definitivamente dal cono d’ombra della Terra alle 08:50. In Italia il massimo oscuramento coinciderà con le prime luci dell’alba, quindi sarà difficile da vedere. Per osservare un’eclissi totale completamente visibile dal nostro Paese bisognerà aspettare il 31 dicembre 2028.
Un’eclissi lunare avviene solo con la Luna piena. Poiché l’orbita del nostro satellite attorno alla Terra si trova in un piano leggermente diverso rispetto a quella terrestre intorno al Sole, l’allineamento perfetto per un’eclissi non si verifica ad ogni plenilunio. L’eclissi lunare si verifica quando, nel corso della sua orbita, il satellite entra nel cono d’ombra della Terra. Il nostro pianeta proietta due ombre che cadono sulla Luna: umbra è una completa ombra scura. La penumbra è un’ombra esterna parziale. L’eclissi lunare si definisce totale quando la Luna transita completamente nell’umbra.
L’eclissi lunare totale è conosciuta popolarmente come ‘Luna di sangue’ (blood moon in inglese). Ciò è dovuto alla colorazione rossastra che il nostro satellite assume durante il fenomeno a causa della rifrazione della luce. Abbiamo visto che durante l’eclissi la Luna passa nel cono d’ombra gettato dalla Terra: la luce che le arriva, quindi, è ‘filtrata’ dal nostro pianeta. L’atmosfera terrestre si comporta come un prisma e la luce solare viene scomposta. Mentre la luce verde e la luce blu vengono sparpagliate nell’aria, quella rossa riesce a raggiungere la Luna. Il nostro satellite la riflette e sulla Terra viene quindi percepita una colorazione rossastra.
La definizione Superluna non ha nulla di scientifico, ma è un termine usato popolarmente quando il nostro satellite sembra più grande e luminoso in fase di plenilunio. Ovviamente, le dimensioni della Luna non cambiano: si tratta invece di un effetto ottico. Solitamente il nostro satellite dista in media dalla Terra circa 380mila km, chilometro più chilometro meno. Ma la sua orbita è ellittica: ciò significa che ci saranno dei momenti in cui è nel punto più lontano dalla Terra (apogeo) e momenti in cui è più vicino (perigeo). Se quest’ultimo caso si verifica in coincidenza del plenilunio, la Luna sembrerà incredibilmente grande (circa il 14% in più del solito) e luminosa (circa il 30% in più del solito). Una ‘Superluna’, appunto.