Roma – Nuovo guasto alla linea ferroviaria, il secondo in poche ore dopo quello ieri a Roma Termini che ha provocato forti ritardi. “Il Gruppo Fs, alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette, ha preparato un esposto denuncia molto dettagliato che ha depositato ora presso le autorità competenti”. Lo fa sapere Ferrovie dello Stato in una nota. In particolare, “gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”.
Sul caso sono intervenuti i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. “Dopo lo sciopero-flop di venerdì scorso, i guasti sulla rete ferroviaria sono stati puntuali e nelle fasce orarie più problematiche. Bene l’iniziativa del gruppo Fs che si è rivolto alle autorità per verificare che tutto sia stato casuale. Dalla sinistra del malgoverno e del No a tutte le opere, anche ferroviarie, consueto e indegno sciacallaggio”.
Per il segretario di Più Europa Riccardo Magi “anche oggi Matteo Salvini fa il ministro dei Trasporti domani, anche oggi migliaia di utenti che avrebbero dovuto viaggiare sono costretti a vivere la via crucis dei treni italiani. Nel frattempo, il ministro Salvini ha incontrato il ministro degli esteri israeliano, ha twittato su fatti di cronaca nera, processi, raccolta fondi per Carabinieri. Ha fatto di tutto, tranne che occuparsi di treni. Quando si dimetterà, sarà già troppo tardi”.
La senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, parla di “nuova giornata orribile per pendolari e turisti. La solita sfortuna o vi state convincendo che c’è un paese sotto sequestro, ostaggio della incapacità di Salvini e del silenzio imbarazzato di Ponzio Pilato Meloni?”. “Ormai i guasti, i disagi e i ritardi sono quotidiani. E la soluzione ipotizzata è tagliare i treni? Salvini se ne deve andare. Italia Viva – ricorda Paita – ha presentato una petizione su questo di cui sono prima firmataria”.