Roma – A nove mesi dall’attentato avvenuto a Nara, in cui ha perso la vita Shinzo Abe, questa mattina ad essere preso di mira è stato il suo successore Kishida. Inorno alle 11.30, ora locale, il primo ministro giapponese stava tenendo un discorso nella città di Wakayama quando ha visto lanciare qualcosa verso di lui. Prontamente Kishida è riuscito a scappare e a mettersi in salvo senza riportare ferite. L’oggetto in questione era un ordigno artigianale, simile ad un fumogeno, che è esploso creando grande panico tra i presenti.
Secondo quanto riportato dalla rete pubblica Nhk, il presunto autore dell’attentato sarebbe un uomo di 24 anni subito fermato dalla polizia. Nelle immagini diffuse sui social, si vedono alcuni agenti bloccare un ragazzo. Il primo ministro Kishida ha fatto sapere che “proseguirà con i suoi impegni elettorali di oggi e domani”.
“Sono atterrato poco fa a Tokyo per il G7 Esteri e voglio esprimere tutta la mia solidarietà al Primo Ministro Kishida vittima di un atto intimidatorio durante un comizio. Sono felice di sapere che sta bene. Ringrazio le autorità giapponesi per la loro accoglienza”. Lo scrive su Twitter il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Solidarietà al Giappone per l’attentato subito dal premier Fumio Kishida è stata espressa dal ministro Pichetto Fratin durante il suo intervento alla riunione dei ministri dell’Ambiente e dell’Energia del G7 in corso a Sapporo. Rivolgendosi alla presidenza, il ministro Pichetto ha espresso vicinanza al popolo e al governo giapponese.