DIRE – Gruppo Fs: “Nei prossimi dieci anni 40mila assunzioni”
- 16 Maggio 2022
Roma – “Una visione strategica e industriale di lungo periodo” sostenuta da “un piano di investimenti da oltre 190 miliardi nei prossimi dieci anni“. È il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, presentato oggi a Roma, che prevede anche “una profonda ridefinizione della governance e una nuova struttura organizzativa”.
Il Piano Industriale 2022-2031 di Fs “prevede l’assunzione nel suo arco temporale di 40mila persone“. Lo annuncia Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo. Un piano che “vede proprio nelle persone il suo principale fattore abilitante, insieme all’innovazione, alla trasformazione digitale e alla connettività“, spiega l’ad del Gruppo Fs.
“Abbiamo un picco di investimenti da mettere a terra a ridosso del 2026, quindi nel 2024-2025”. Ciò detto, “dobbiamo crescere quest’anno ma in particolare nel 2024-2025-2026, ed è qui che si vedrà il grosso della 40mila assunzioni“, dichiara Ferraris. “Ci sarà un ingresso massiccio di persone, e ci saranno anche delle uscite” del personale più avanti con gli anni. Il piano di assunzioni, osserva l’ad di Ferrovie dello Stato, “andrà progettato e servirà una formazione sempre più capillare“. “Sulla formazione ci dovremo ingaggiare con i sindacati per favorirne una una sempre piu capillare perché il cambiamento tecnologico che stiamo portando avanti cambia modo di lavorare“.
“4G SULL’ALTA VELOCITÀ E WI-FI SU TUTTA LA RETE”
Il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo Fs punta a “un miglioramento della connettività a bordo treno sia sulle linee dell’Alta velocità che su quelle regionali”. L’obiettivo, spiega l’amministratore delegato nel corso della presentazione della strategia industriale, è arrivare a una connessione livello 4G sull’Av e Wi-Fi su tutta la rete, con la connessione a fibra in tutte le 2.200 stazioni del gruppo. “A maggior ragione oggi, dopo la pandemia e la trasformazione del modo di lavorare è sempre più necessario essere connessi e lavorare in modo virtuale, e allora perché non farlo anche sui treni”, dice Ferraris, “con la possibilità di fare videoconferenze sul treno”, migliorando le prestazioni della connessione “smussando picchi che abbiamo su certe aree”.
Per questo, l’ad di Fs punta a “due set di azioni, uno tattico di 18 mesi, per fare in modo che l’alta velocità possa un livello di servizio 4G, e questo è stato avviato”, poi “uno più strutturato che punta a mettere il Wi-Fi su tutta i 17mila chilometri della rete“. In tutto ciò, prosegue Ferraris, “ricordo che noi abbiamo già dei piccoli snodi sulla rete” e sulla base di questi “abbiamo un progetto per portare il Wi-Fi sui 17mila km della rete e la fibra a tutte le 2.200 stazioni”. Un impegno, quello sulla connessione, “per consentire di lavorare a bordo e questo per favorire non solo il trasporto collettivo“, dichiara Ferraris, perché “penso sia anche una struttura abilitante, pensiamo alle zone rurali dove la copertura non è sufficiente ma abbiamo ad esempio agricoltori che hanno bisogno di connettività per programmare le irrigazioni”. Un piano, complessivamente, che “per noi è una priorità e inizieremo a breve a lavorarci”, assicura l’ad.
OBIETTIVO RIDUZIONE TEMPI DEI VIAGGI
Con il Piano Industriale 2022-2031 Fs il polo di business Infrastrutture “sarà determinante per realizzare opere stradali e ferroviarie accessibili, integrate e dialoganti tra loro, in fase di pianificazione, progettazione, sviluppo tecnologico e manutenzione”, nota Ferraris. Le opere si tradurranno in una riduzione dei tempi di viaggio sulle principali tratte ferroviarie. Qualche esempio: Torino-Genova (da 1h e 40′ fino a circa 1h); Milano-Genova (da 1h e 30′ a circa 1h); Milano-Trieste (da 4h e 20′ a 3h e 50′); Napoli-Bari (da 3h e 35′ a 2h); Palermo-Catania (da 3h a 2h); Sassari-Cagliari (da 3h a 2h e 30′). La realizzazione del sottoattraversamento ferroviario di Firenze, inoltre, “contribuirà a ridurre i tempi di viaggio sulla dorsale AV Torino-Salerno” e a “una totale separazione dei flussi Alta Velocità e Regionali nel nodo di Firenze”, con “un miglioramento della regolarità e un potenziamento dell’offerta di quest’ultimi”, aggiunge l’amministratore delegato del Gruppo Fs.
RFI INVESTIRÀ 110 MILIARDI NELLE INFRASTRUTTURE
Il polo Infrastrutture comprenderà infrastrutture fisiche integrate e resilienti, insieme ai servizi di ingegneria per accelerare gli investimenti. Le società del polo saranno Rete Ferroviaria Italiana, Anas, Italferr e Ferrovie del Sud-Est. Capogruppo di settore sarà RFI. RFI prevede, nel complesso, “circa 110 miliardi di euro di investimenti tra manutenzione straordinaria, tecnologie, reti regionali, connessioni porti/interporti, direttrici di interesse nazionale (Alta Velocità/Alta Capacità), sicurezza e adeguamento, linee turistiche, città metropolitane e connessione aeroporti”. Il completamento degli interventi in cantiere “sarà determinante per aumentare la regolarità del servizio, con un’estesa introduzione dei sistemi di distanziamento più moderni (ERTMS)”.
Il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo Fs “intende imprimere un’accelerazione agli investimenti e, con una visione di lungo periodo, dare maggiore certezza all’esecuzione delle opere nei tempi previsti“. Con investimenti per 110 miliardi nell’arco di piano “lavoriamo per rendere le nostre infrastrutture sempre più moderne, interconnesse e resilienti e i servizi di mobilità calibrati sulle diverse esigenze dei nostri clienti”, osserva Ferraris. “Inizia per noi tutti un tempo nuovo e sono certo che proprio le nostre persone, oggi come ieri, sapranno trasformare questo piano in realtà, mostrandosi all’altezza delle sfide che ci attendono”.
“AUTOPRODURREMO 40% DI ENERGIA DA RINNOVABILI”
Con il Piano Industriale 2022-2031 Fs vuole “promuovere un trasporto collettivo multimodale, e più sostenibile anche in ambito urbano – prosegue Ferraris nell’illustrare le strategie per il prossimo decennio -, raddoppiare la quota di trasporto merci su ferrovia, contribuire alla transizione ecologica non solo rendendo più attrattivo l’uso del treno, il mezzo più ecologico per eccellenza, ma anche autoproducendo da fonti rinnovabili almeno il 40% del nostro consistente fabbisogno energetico”.
Il Piano industriale del Gruppo Fs investe “1,6 miliardi per installare 2 GigaWattora di capacità rinnovabile per una coperura del fabbisogno di energia fino a un 40% del totale, quindi circa 2,6 TeraWattora con “un risparmio per il sistema Paese da centinaia di milioni di euro”, ricorda l’ad. Per questo scopo “avremo un’organizzazione dedicata che avrà il compito di gestire l’energy management”.