Roma – Giulio Rapetti, in arte Mogol, compie oggi 85 anni. Da ‘Perdono’ di Caterina Caselli a ‘Un’avventura’, ‘La canzone del sole’ e ‘Il mio canto libero’ di Lucio Battisti, passando a ‘L’arcobaleno’ e ‘L’emozione non ha voce’ di Adriano Celentano, sono tantissime le ‘poesie’ diventate pietre miliari della musica italiana, grazie all’inconfondibile penna del paroliere e direttore della Siae. Celebre soprattutto per il sodalizio con Lucio Battisti, durato dal 1965 al 1980, dagli Anni 60 ad oggi Mogol ha scritto testi per i più grandi artisti italiani, tra cui Riccardo Cocciante, Caterina Caselli, Patty Pravo, Mango e Mia Martini. Basti pensare che la prima canzone la scrisse nientemeno che per Mina (‘Briciole di baci’, 1960). Il successo però arriva l’anno seguente quando il brano ‘Al di là’, interpretato da Luciano Tajoli e Betty Curtis, vince il Festival di Sanremo catalizzando l’attenzione delle case discografiche. Inizia così la serie di successi firmata Mogol, tra cui ‘Uno per tutte’, cantata da Tony Renis, e ‘Se piangi se ridi’ composta insieme a Bobby Solo, che segnano altre due vittorie all’Ariston, nel 1963 e 1965.
“L’uomo è anche meglio dell’artista. È buono, gentile e generoso. Non eccelle solo nello scrivere canzoni. Scrive poesie, si occupa di medicina, ha mille idee. Un vulcano. Grazie caro Giulio. Ti vogliamo tanto bene”, ha dichiarato Gaetano Blandini, direttore generale Siae, augurando buon compleanno a Mogol.